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Tra morti sul set, incidenti e rifiuti non cessa la maledizione de “Il Corvo”. Produzione in bancarotta e remake in forse

A quanto pare non ci sono buone notizie per chi ha tanto sperato nell’uscita del nuovo film de Il Corvo, la pellicola cinematografica ispirata all’opera di James O’Barr. Il progetto,  in cantiere ormai da anni, per il momento chiude i battenti a causa del fallimento della nota casa di produzione. La Relativity Media ha, infatti annunciato, bancarotta giovedì scorso a causa di alcuni prestiti non risarciti – così hanno dichiarato – e ancora non è chiaro se qualche finanziatore interverrà per far sì che le riprese del film vengano ultimate.

Non sembra quindi avere fine la maledizione che aleggia da sempre intorno a questa pellicola. Fin dal 1993, quando uscì il primo film, “Il Corvo è accompagnato dalla sventura, da strane coincidenze e da circostanze non proprio favorevoli. Brandon Lee, il protagonista del film, morì infatti durante le riprese a causa di un colpo partito da una pistola che doveva essere caricata a salve. Secondo alcuni si è trattato di un tragico incidente, i soliti complottisti, invece, non hanno perso occasione per sollevare l’ipotesi dell’omicidio. Una maledizione legata anche alla famiglia dell’attore, visto che anche il padre Bruce Lee morì durante la realizzazione di un film. Ma tornando al 1993, durante le riprese altri strani incidenti hanno alimentato l’ipotesi del malaugurio: un tecnico e un macchinista si ferirono gravemente finendo all’ospedale, un addetto stampa rimase vittima di un incidente stradale e una tempesta danneggiò gran parte del set cinematografico. Per non parlare della tragedia che colpì River Phonenix, l’attore che fece il provino per la parte che poi andò a Brandon Lee, che morì in quello stesso anno di overdose.

Questa volta gli intoppi, fortunatamente, sono di natura diversa ma a quanto pare il tanto atteso remake de “Il Corvo” non vedrà la luce, almeno per il momento. A parte l’annuncio del fallimento da parte della casa di produzione, con il conseguente abbandono del set da parte della troupe cinematografica, le riprese sono state accompagnate fin dall’inizio da contrattempi che hanno rallentato la lavorazione del film. Il nome dell’attore protagonista è infatti cambiato ben tre volte, con continui e inaspettati rifiuti dopo aver accettato con entusiasmo la parte. Il primo è stato Bradley Cooper, seguito da Luke Evans e infine Jack Houston, il cui abbandono sembra dovuto a dei conflitti nella sua agenda lavorativa. Ma la produzione prima della dichiarazione del fallimento aveva annunciato due possibili attori adatti al ruolo come Jack O’Connell e Nicholas Hoult. Anche la regia è cambiata più volte: dopo la rinuncia di F. Javier Gutierrez è, infatti, subentrato Colin Hardy, ma ancora prima si erano avvicendati nel ruolo di regista Stephen Norrington e Juan Carlos Fresnadillo.

Secondo alcune indiscrezioni però la Relativity Media non avrebbe definitivamente gettato la spugna. A quanto pare la casa di produzione è ancora intenzionata a realizzare il film, speranzosa di potersi rialzare tramite gli incassi di alcuni film già prodotti, che dovrebbero essere distribuiti a livello internazionale. La Relativity fissa addirittura un’ipotetica data di inizio delle riprese, che dovrebbero riprendere il prossimo Autunno, malasorte permettendo.

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