Cronaca

Addio al basejumper Alexander Polli, lo “scoiattolo volante”

Alexander Polli fautore degli sport estremi, si era lanciato da 1500 metri di altezza ma non è riuscito durante l’atterraggio ad evitare una zona boscosa, cosa che di fatto ha reso estremamente pericolosa la discesa a terra.

Lo “scoiattolo volante” così com’era soprannominato, era uno dei più famosi jumper, una notorietà acquisita con i suoi lanci, alcuni al limite dell’impossibile, come quello che nel 2014 che lo porto ad attraversare la fessura della Roca Forada in Spagna.

L’atleta di origini Italio-Norvegesi era riuscito a cavalcare la voglia di molti giovani per gli sport estremi, grazie ad una sua intuizione era nato un gruppo internet, conosciuto con il nome di “Morals Arrivederci”, che postava sulla grande rete i video di tutti i lanci effettuati dai partecipanti.

Polli era stato anche intervistato da Fabio Fazio all’interno della trasmissione televisiva “Che tempo che fa”; grazie a quella sua intervista la notorietà del suo sito era cresciuta a dismisura, una notorietà che aveva portato una decina di migliaia di contatti in poche ore.

L’incidente è stato reso noto dalle autorità francesi, le stesse autorità sottolineano come i soccorsi siano giunti nel giro di pochi minuti sul luogo dell’incidente, zona individuata grazie alle indicazione dei compagni di avventura di Polli, che hanno seguito dal vivo lo schianto fatale.

L’incidente di Polli giunge a poche settimane dalla morte di Uli Emanuele, un altro amante del basejumper, che si era schiantato su una zona della Svizzera italiana.

Lo sport che prevede il lancio indossando solamente una tuta alare, è uno dei più rischiosi al mondo, pericolosità sottolineata persino da alcune associazioni di consumatori che hanno chiesto al governo italiano una norma che lo vieti sul territorio nazionale.