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“Bugiardo, lo sbarco sulla Luna non è mai avvenuto!” e l’ex astronauta non la prende bene

Cosa è successo veramente l’11 Settembre 2001?
L’uomo è mai stato davvero sulla Luna?
E ancora, chi ha ucciso Kennedy?

Questi e tanti altri sono i tormentoni su cui i complottisti  si interrogano e dubitano da anni e anni.
La popolazione crede davvero alle versioni ufficialiA quanto pare no.
Nel mondo infatti, sono milioni le persone convinte che ci sia un potere oscuro e schierate contro un sistema prodigo nel manipolare la realtà che ci circonda. Individui che si riuniscono tramite forum, blog e, spesso, inclini a dare credito a teorie difficilmente provabili, preferendo, discutibili versioni alternative ai fatti storici realmente accaduti.
Se per quanto riguarda la tragedia dell’11 Settembre, un numero sempre maggiore di persone tende a non credere alla versione fornita dal governo americano, esiste anche un foltissimo gruppo di complottisti che gridano allo scandalo e alle bugie inerenti, almeno a loro parere, lo sbarco sulla luna, quel lontano e fatidico 20 Luglio 1969.
Seguendo strampalate o meno teorie, l’America, in perenne lotta contro la ex Urss, volle dimostrare al mondo intero la sua superiore capacità tecnologica nel campo della ricerca aerospaziale, creando ad arte,  grazie ad un impeccabile set televisivo,  un finto allunaggio per uscire vincente dal duello contro i nemici russi, anch’essi impegnati nella corsa allo spazio

A tal riguardo le teorie negazioniste  puntano il dito sempre contro gli stessi fatti: dubbi, almeno secondo alcuni, ormai ampiamente chiariti e illustrati da scienziati e studiosi.
Proporzioni, luci, aria e ombre. E ancora, i movimenti strani e le foto perfette. Insomma, secondo le teorie del complotto, tutto lo sbarco sul satellite terrestre, sarebbe stato creato in un set cinematografico.
Convinti complottisti che scomodano anche un mostro sacro della regia mondiale. Kubrick infatti, avrebbe partecipato alla più grande truffa della storia del pianeta.

Ma cosa pensano quelli che, invece, sulla Luna quel giorno ci sono stati davvero? Non saranno stufi di sentirsi chiamare bugiardi e truffatori?
Tutti si chiedono cosa possa pensare Buzz Aldrin, il famoso astronauta ( di contro, però, Edgar Mitchell, anch’egli andato nello spazio e convinto che il governo Usa nasconda molto ai cittadini, ndr) che ha ispirato il personaggio di Toy Story, colui che ha messo piede sulla superficie lunare e  ha portato con sé le foto e le prove di quella straordinaria giornata.
Chi ha capito finalmente come la pensa il più famoso astronauta americano, è senza dubbio Bar Sibrel, il re dei complottisti, il non plus ultra dei teorici della malafede.
Dopo aver tentato in mille modi di ottenere risposte anche tramite il social Twitter ed aver tentato di strappare delle dichiarazioni all-ex astronauta, Sibrel è alla fine riuscito ad avvicinarsi a lui e ad affrontarlo di persona. Armato di Bibbia e di frasi sconnesse ed isteriche, ha ripetutamente apostrofato con brutte parole e minacciato Aldrin se quest’ultimo non avesse dichiarato la verità che nasconde da anni.

Aldrin, dal canto suo, forse stanco di dover sempre dimostrare qualcosa e portato all’eccesso da un pazzo isterico che gli si poneva in maniera minacciosa, nonostante la non più verde età ( ha compiuto 85 anni) ha risposto sferrando un pugno proprio sull’arrembante e impertinente provocatore.
La polizia ha lasciato poi cadere le accuse e Aldrin ne esce ancora una volta pulito.

Un pugno, non una parola di più. Forse, perché le parole ormai sono già state dette milioni di volte ed Aldrin una volta per tutte, ci ha spiegato in maniera spiccia e palese, come affrontare un complottista quando si fa parecchio insistente.

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