Cronaca

Caso Yara, due lettere scagionerebbero Massimo Bossetti: l’assassino è un muratore polacco?

UNA NUOVA PISTA? – Si arricchisce di una nuova puntata la vicenda legata alla morte di Yara Gambirasio, la 13enne uccisa nel 2010 e che, dopo anni di indagini, ha portato all’arresto di Massimo Bossetti, l’uomo ritenuto l’unico responsabile dell’omicidio dell’adolescente di Brembate di Sopra (Bergamo). Due lettere anonime, inviate alla redazione del settimanale ‘Oggi’, parrebbero scagionare il muratore di Mapello, aprendo così un nuovo fronte di indagini.

Dalle missive (inviate alla rivista col timbro postale di Padova e l’indicazione che proverrebbero da Santa Giustina in Colle) si apprenderebbe che ad uccidere Yara sia stata un’altra persona, mentre Massimo Bossetti avrebbe avuto solamente il ruolo di testimone sulla scena del crimine. Il responsabile materiale dell’efferato omicidio sarebbe infatti un altro muratore, di origine polacca, che sarebbe stato successivamente assassinato simulando un incidente nel cantiere dove lavorava.

IL CONTENUTO DELLE MISSIVE – Le due lettere ora sono all’attenzione degli inquirenti, i quali non hanno mancato di notare come siano piene di errori grammaticali, particolare che potrebbe confermare l’ipotesi che siano state scritte da un immigrato.

Non è tuttavia esclusa la più classica delle piste, vale a dire quella del mitomane: motivo per il quale si capirà solo nei prossimi giorni se questo nuovo tassello porterà o meno all’apertura di nuove indagini. Il retroscena che emerge dalle righe delle missive però potrebbe costringere quantomeno a rivedere la posizione di Bossetti che, sin dal momento del suo arresto, ha continuato a dichiararsi innocente e totalmente estraneo ai fatti contestati. La ricostruzione che emerge dalle due lettere è che Yara sarebbe stata uccisa da un muratore polacco, noto per avere un carattere violento ed essere spesso ubriaco; l’uomo sarebbe stato poi eliminato dagli stessi colleghi di lavoro, ritenuti non solamente favoreggiatori ma anche testimoni dell’omicidio.

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