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Crisi greca predetta da Nostradamus? Secondo gli interpreti ci sarà anche il crollo dell’economia e il risveglio del Vesuvio

Senza ombra di dubbio il profeta più famoso della storia, quanto meno di quella moderna, Michel de Nostredame, in arte Nostradamus, medico francese del 1500, ha da sempre diviso i contemporanei. Chi ritiene che le fantomatiche centurie dell’astrologo non contengano alcuna concreta previsione se non, al massimo, quelle elaborate da chi a posteriori vuole vederci un segno e coloro che, al contrario, ritengono il misterioso personaggio nato a Saint-Rémy-de-Provence, capace di squarciare il futuro, prevedendo le tappe più salienti della storia dell’umanità, quali, ad esempio, la rivoluzione francese, l’ascesa al potere di Hitler, le guerre mondiali, o anche i più recenti fatti relativi alla tragedia dello Space Shuttle o dell’11 Settembre. Naturalmente le previsioni di Nostrdamus non solo abbraccerebbero i secoli, ma, per qualcuno, conterrebbero una anticipazione anche dei fatti di maggiore importanza dei singoli anni, compreso quello che stiamo vivendo e quelli immediatamente successivi. Vediamo cosa ci aspetta, almeno secondo le interpretazioni di chi le ritiene attendibili.

Collasso finanziario mondiale

In base alle interpretazioni degli studiosi delle antiche profezie del noto medico tra questi mutamenti vi sarebbe un irreversibile collasso finanziario mondiale, espresso con le parole:

I ricchi moriranno molte volte“.

La causa principale del crollo economico sarà dunque lo sdegno per le disuguaglianze tra le classi sociali che dovrebbe condurre ad una rivoluzione della struttura economica globale. L’astrologo francese ha anche presagito l’abolizione delle tasse, scrivendo che:

“La gente si rifiuterà di pagare le tasse al re“.

In qualche modo Nostradamus ha presagito la crisi greca, iniziata nel 2009 ma culminata proprio nell’anno in corso, con una tangibile crescita della povertà e il risentimento della popolazione che, tramite referendum, si è espressa contro il piano dei creditori. un’interpretazione d’altronde neppure così campata in aria, se si pensa che coincide, a grandi linee, con quella espressa anche dall’economista Martin Amstrong che vede la dissoluzione dell’odierno status quo e la scomparsa dell’economia come la conosciamo proprio in questi mesi.

Calamità naturali: eruzione del Vesuvio, terremoti, inondazioni

Il profeta francese, vissuto nel XVI secolo, nel suo famosissimo libro Le profezie ha previsto una serie di calamità naturali, tra cui spicca l’eruzione del Vesuvio che potrebbe avverarsi tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, per un evento, inutile dirlo, che produrrebbe effetti devastanti,  causando la morte di migliaia di persone. I vulcanologi italiani, in linea con questa profezia, da sempre sostengono che in un futuro molto prossimo è prevista una potente eruzione del Vesuvio, non inferiore a quella terribile del 79 d.c. e alle successive registrate nel 1631 e nel 1944.
Nell’anno in corso è prevista anche una serie di terremoti che causeranno migliaia di vittime e il Paese maggiormente colpito, secondo quanto ricavato dalle ispirazioni del profeta, sarà la Cina. Durante l’inverno la cosiddetta “cintura di fuoco del pacifico” provocherà nuovamente forti terremoti e l’eruzione di tre vulcani.
Tempeste, tifoni e sconvolgimenti metereologici di ogni genere colpiranno molte aree del pianeta, come Cina, Giappone, Russia ed Australia, e provocheranno terribili inondazioni mai registrate prima.
Tra le innumerevoli calamità naturali, Nostradamus ha anche predetto un terremoto, seguito da un’eruzione vulcanica di entità sorprendente che devasterà il Nord America. Anche qui c’è una sorta di conferma da parte degli esperti che considerano il Monte Sant’Elena, situato nello Stato di Washington, ad alto rischio di terremoti, anche se le scosse telluriche erano previste per il maggio 2015.

Danni all’ecosistema: Fukushima, cambiamenti climatici

Pare che Nostradamus avesse persino predetto il disastro alla centrale nucleare di Fukushima, preannunciando inoltre che nel 2015 uno tsunami o un uragano provocherà grossi danni ai reattori e di conseguenza la fuoriuscita di radiazioni che inquineranno irreparabilmente le falde acquifere, compromettendo gravemente l’equilibrio dell’ecosistema e causando la migrazione della fauna marina e l’estinzione di alcune specie. La tendenza a minimizzare i danni ambientali da parte dei media porterà la gente a nutrirsi di pesce contaminato.
Il cambiamento climatico è stato annunciato da Nostradamus con le parole:

I re ruberanno le foreste, il cielo si aprirà, i campi saranno bruciati dal calore“.

È facile collegare a queste affermazioni tre eventi: il disboscamento selvaggio, il buco nell’ozono e il surriscaldamento globale.

Progressi teconologici e scientifici

Secondo l’astrologo, come “prima della Torre di Babele” nel 2015 il mondo parlerà un’unica lingua, per mezzo di una macchina che eliminerà le barriere linguistiche tra le varie popolazioni. Molti studiosi mettono in relazione questa profezia alla moderna rivoluzione digitale e ai software di traduzione istantanea.
A lasciare un po’ perplessi è la profezia secondo cui la scienza farà nell’ambito della telepatia progressi tali da permettere all’uomo di comunicare con gli animali! Ma forse questa è una cattiva interpretazione degli studiosi delle parole del profeta:

“Il maiale diventerà un fratello per l’uomo”,

che potrebbe semplicemente alludere ad un approccio più vegetariano ed animalista derivante da una maggiore presa di coscienza sullo sfruttamento degli animali.
In contrasto con le profezie di catastrofi che decimeranno la popolazione, Nostradamus ha preannunciato la scoperta di un elisir di lunga vita in grado prolungare la vita degli esseri umani fino a 200 anni.

Conclusioni

Impossibile stabilire cosa possa essere considerato attendibile a quanto no. Tra le maggiori difficoltà le fonti o, non meno, l’astruso linguaggio utilizzato dal medico transalpino nel riportare su carta le sue visioni, necessità nata anche dalla volontà di sfuggire alle possibili ripercussioni di un’Inquisizione che poteva mettere al rigo per molto meno. Vere o meno, quello che resta delle profezie di Nostradamus è il fascino eterno che l’operato dell’astrologo francese non ha smesso di suscitare nel corso dei secoli.

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