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Egitto, errore del Ministero dell’Interno: ordine di censura sul caso Regeni inviato ai media

Si addensano ulteriori nubi nere sul caso relativo alla morte di Giulio Regeni: il governo egiziano avrebbe commesso un grave errore divulgando ai media un ordine di censura sul caso del ricercatore italiano, ucciso in circostanze misteriose lo scorso febbraio.

Da quanto risulta, questo episodio costituirebbe la prova di una volontà decisa dei vertici egiziani per affrontare e mettere a tacere le voci sulla crisi diplomatica esplosa con l’Italia da tre mesi a questa parte. L’ordinanza del governo egiziano è arrivata dopo che i due giornalisti Amr Badr e Mahmoud el Sakka sono stati arrestati con l’accusa di tentato rovesciamento delle istituzioni del paese e diffusione di notizie false e tese a gettare benzina sul fuoco su una situazione già incandescente di per sé.

Ancora non è arrivata una dichiarazione ufficiale da parte della Farnesina e del governo italiano, ma l’impressione è che la fuga di notizie dall’Egitto e l’errore del Ministero dell’Interno del Cairo non faranno altro che peggiorare le tensioni esistenti fra i due stati. Nelle ultime settimane, l’opinione pubblica italiana si è stretta attorno al dolore della famiglia Regeni, manifestando in diverse occasioni per richiedere che le massime autorità egiziane rivelino la verità sulla morte del ricercatore italiano.