Italia

Eruzione Stromboli, notte di lavoro per spegnere gli ultimi focolai

Un 35 enne di Milazzo ha perso la vita nella giornata di ieri, sorpreso dalla violenta esplosione sopraggiunta dal cratere del vulcano Stromboli, nell’arcipelago delle isole Eolie. Era insieme a un amico brasiliano, ferito in maniera non grave. I due erano impegnati in un’escursione quando sono stati investiti dal terribile scoppio, che ha generato una pioggia di lapilli e di materiale lavico. La situazione più preoccupante presso il villaggio di Ginostra, dove un centinaio di persone tra residenti e turisti si è barricata all’interno delle abitazioni. Alcuni visitatori stranieri, visibilmente spaventati, si sono tuffati in mare per paura di un’eruzione lavica ancora più estesa. Dopo lo spavento iniziale, non si contano feriti tra gli abitanti e i turisti del piccolo paese.

Notte di lavoro per pompieri, in azione i Canadair

È stata una notte di lavoro intensa per i vigili del fuoco, attivi sull’isola di Stromboli per spegnere gli ultimi focolai rimasti dopo gli incendi scoppiati nella giornata di ieri a seguito dell’eruzione del vulcano. Dall’alba di questa mattina hanno ripreso a volare anche i Canadair, al lavoro sulle aree più impervie dell’isola. L’emergenza può comunque dichiararsi conclusa, con i residenti che possono tornare alla loro quotidianità. Discorso diverso invece per i turisti, che in massa hanno deciso di abbandonare Stromboli salendo a bordo delle imbarcazioni dirette al porto di Milazzo.

Ipotesi evacuazione al momento escluso

La Regione Sicilia, su richiesta del primo cittadino del comune di Lipari, ha inviato al largo delle coste dell’isola una motonave della compagnia marittima Caronte & Tourist Isole Minori, nell’eventualità che si renda necessaria l’evacuazione dell’isola a seguito di una nuova esplosione proveniente dal cratere. Ipotesi che al momento sembra comunque essere scongiurata, dal momento che il vulcano ha attenuato la sua attività dopo l’eruzione avvenuta nella giornata di ieri.