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Esplosioni in due impianti chimici del colosso BASF: la Germania ripiomba nel terrore

DOPPIA ESPLOSIONE IN GERMANIA – La Germania è stata scossa nelle ultime ore da due esplosioni che hanno interessato gli impianti della BASF (Badische Anilin und Soda Fabrik) presenti a Ludwigshafen e Lampertheim, distanti tra loro meno di venti chilometri: gli incidenti, avvenuti negli stabilimenti di proprietà del colosso chimico tedesco, hanno causato la morte di due tecnici e il ferimento di altri sei, mentre sarebbero due le persone che, secondo le autorità di polizia, risultano disperse.

Gli inquirenti al momento sono propensi a scartare l’ipotesi di un attacco terroristico coordinato ai due centri ma le cause delle esplosioni sono ancora tutte da accertare: è probabile che gli incendi che hanno portato alle deflagrazioni siano partiti dal settore in cui si trovano i macchinari dedicati allo stoccaggio. A insospettire la polizia tedesca non è solo la dinamica delll’accaduto ma anche il fatto che si tratta del quindicesimo incidente che vede protagonista la BASF nell’ultimo anno.

RISCHI DI INTOSSICAZIONE? – Un comunicato emesso dallo stesso colosso ha invitato le popolazioni che risiedono nella zona a cercare di evitare i luoghi pubblici e a “chiudere porte e finestre delle proprie abitazioni”: infatti, ancora adesso si innalzano delle colonne di fumo, visibili anche a chilometri di distanza, mentre le squadre dei pompieri sono all’opera da ore per domare i focolai di incendio. Ad ogni modo, non esisterebbe ancora un pericolo di contaminazione biologica o di intossicazione per le città di Ludwigshafen e Lampertheim, oltre che per tutte quelle della regione che fa capo a Francoforte: tuttavia, lo stato di allerta è massimo soprattutto perché si temono nuove esplosioni e lo sprigionarsi di una nube tossica. Anche per questo motivo, tutte le attività industriali della BASF sono state provvisoriamente sospese e presto la compagnia emetterà un nuovo comunicato stampa per fare il punto di una situazione che viene monitorata di ora in ora.