Italia

Fase 2, trasporti pubblici: obbligo delle mascherine e incentivi per la mobilità alternativa

La fase 2 sta per entrare nel vivo. Nella serata di ieri il premier Giuseppe Conte ha tenuto una lunga conferenza durante la quale ha spiegato i principali punti della nuova fase in cui entrerà il Paese a partire dal prossimo 4 maggio. Tra le novità più consistenti vi è anche quella che riguarda i trasporti pubblici. Dal primo lunedì del nuovo mese si assisterà a un’autentica rivoluzionarsi negli spostamenti con i mezzi pubblici, inclusi autobus e treni. Intanto, il primo ministro ha annunciato il prezzo calmierato stabilito per la vendita delle mascherine chirurgiche: costeranno 50 centesimi a pezzo.

Obbligo delle mascherine per viaggiare nei mezzi pubblici

Chiunque dovrà spostarsi con i mezzi pubblici per lavoro o per necessità dovrà indossare la mascherina. Andranno bene anche quelle fatte in stoffa. È quanto prevedono le nuove linee guida del ministro dei Trasporti e Paola De Micheli (Partito democratico), che saranno allegate al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel corso dei prossimi giorni. Dentro gli autobus e i treni dovrà poi essere rispettata la misura del distanziamento sociale: ogni persona dovrà essere distante dall’altra di almeno un metro. Per facilitare il rispetto della distanza, saranno apposti dei specifici marker sui sedili. Inoltre, vi saranno più corse durante gli orari di punta. Grazie a un maggior numero di autobus e treni disponibili si allontanerà il rischio di non rispettare il metro di distanza.

Incentivi per la mobilità alternativa

Oltre alla rivoluzione nell’utilizzo dei mezzi pubblici, la fase 2 prevede diversi incentivi per la mobilità alternativa. In particolare, ci si concentrerà sui monopattini e le biciclette elettriche, incentivando soluzioni quali il bike-sharing. L’obiettivo è mantenere il livello di traffico su livelli accettabili. Il rischio concreto è infatti quello di ritrovarsi con il traffico congestionato per paura di prendere i mezzi pubblici.