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Grecia: a fuoco il campo migranti di Moria a Lesbo

La notizia è stata riportata e diffusa da “Stand By Me Lesvos”, un’associazione che opera sul territorio e che ha utilizzato le proprie pagine social per diffondere informazioni e lanciare un grido di aiuto. Tra i messaggi si legge che il campo di Moria, è completamente avvolto dalle fiamme con persone spaventate che fuggono da tutte le parti. La polizia è poi giunta sul posto per gestire la situazione e l’evacuazione delle persone coinvolte.

Le prime informazioni rilasciate parlano di fiamme appiccate dagli stessi migranti ospiti dell’area. La reazione violenta sarebbe scaturita dalle normative di isolamento necessarie per bloccare e contrastare la diffusione del Covid-19. La notizia, però, non è stata ufficialmente confermata dalla polizia. I vigili del fuoco, giunti per domare i violenti incendi hanno però dichiarato di aver dovuto scontrarsi anche con la resistenza degli ospiti del campo, oltre che con la violenza delle fiamme.

Nel campo di Moria sono ospitate oltre 12000 persone. Nell’area che circonda il campo nell’ultima settimana sono state applicate nuove ed ulteriori restrizioni in aggiunta a quelle già esistenti. I provvedimenti più severi sono scattati dopo aver trovato un residente di Moria positivo al tampone per la ricerca del Coronavirus.

Il fuoco è partito dall’interno del campo per poi propagarsi e diffondersi rapidamente verso l’esterno, distruggendo completamente l’area destinata ai migranti.

Allo stato attuale i circa 125000 ospiti sono stati posti sotto sorveglianza della polizia e si trovano nei pressi di un’autostrada. La situazione rimane comunque molto difficile, poiché diverse persone sono scappate e alcune di esse potrebbero essere positive al Covid e rischiare di diffondere ulteriormente la malattia. Le autorità stanno svolgendo altri accertamenti per capire se effettivamente l’incendio possa essere stato appiccato volontariamente o se si tratti di un incidente.