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I miliziani dell’Isis distruggono una parte delle mura di Ninive a Mosul

L’Isis ha distrutto un tratto murario dell’antica Ninive, che si trova nelle vicinanze della Grande Moschea di Mosul. La notizia è stata diramata da al Hayat, un quotidiano panarabo, che ha citato il portavoce del “Partito democratico del Kurdistan”, Said Mumzini. Oltre che dal quotidiano, la notizia della distruzione delle mura è stata data anche dal sito Shafaq News.

Il tratto murario abbattuto dall’Isis si trovava nel quartiere di Tahir, nella parte occidentale di Mosul. Le mura, che risalivano all’VIII secolo a.C., ed erano state realizzate su ordine dei regnanti assiri, erano il monumento antico più importante della zona.

L’Isis non è nuovo a queste vicende, infatti fin dal momento della conquista di Mosul, nel giugno del 2014, le loro attenzioni si erano dirette verso una serie di monumenti, di siti archeologici e santuari, di epoca precedente l’Islam e pertanto considerati “profani”, per cui erano stati abbattuti.

All’epoca degli Assiri, Ninive era la capitale ed una città di grande splendore sotto il regno di Sennacherib, che diede il via alla costruzione di piazze e strade, oltre che di imponenti palazzi, uno dei quali di enormi dimensioni, 503 metri per 242 e con 80 camere al suo interno. Già ad inizio gennaio, alcuni abitanti di Mosul avevano fatto circolare la voce che l’Isis si stava preparando a far saltare le mura di Ninive, previsione che ora ha dimostrato la sua fondatezza.

La distruzione delle mura di Ninive, riporta alla mente le azioni compiute in precedenza dai talebani che in Afghanistan abbatterono le statue dei Buddha nella città di Bamyan, risalenti a circa 1500 – 1800 anni prima, in segno di spregio contro quella religione.

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