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In carcere da 2 mesi per una partita di volley, la rete si mobilita per Ghoncheh

La sua storia è destinata a diventare un caso internazionale: il suo nome è Ghoncheh Ghavami, nata nel 1989 ed è da Giugno incarcerata in Iran.

La sua colpa? Quella di aver cercato di assistere alla partita di volley della sua nazionale (l’Iran) contro i nostri Azzurri. La legislazione iraniana non permette, infatti, alle donne di assistere ad eventi sportivi maschili. Due mesi fa questa giovane anglo-iraniana si trovava fuori dall’impianto dove si svolgeva il match, impegnata in una protesta con un gruppo di attiviste, le quali contestano questo divieto, che ha cittadinanza in Iran dal 1979.

Subito dopo l’arresto la ragazza era stata rilasciata, ma quando si è recata di nuovo presso le autorità per ritirare alcuni suoi effetti personali si è ritrovata nuovamente in stato d’arresto e da allora, due mesi fa, non è più uscita dalla prigione di Teheran in cui è stata rinchiusa. In una telefonata che ha potuto fare alla famiglia, ha denunciato di essere stata tenuta in isolamento per quasi un mese e mezzo. La giovane, che vive a Londra, dove sta studiando per diventare avvocato. Era tornata in Patria per dare il suo contributo alla lotta per i diritti umani e questo sarebbe alla base della scelta delle autorità di rinchiuderla in una prigione della capitale iraniana “riservata” agli oppositori del regime.

La famiglia ha alla fine deciso di appellarsi alle autorità britanniche, perchè facciano valere la doppia cittadinanza della venticinquenne, ma Londra ha affermato di non poter fare molto per risolvere questa delicata situazione. Nel frattempo i social network si sono animati per sostenere la campagna per la liberazione della giovane e farle sentire l’appoggio del Mondo, con l’apertura di una petizione online per la sua liberazione e altre iniziative

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