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Libia: l’Isis avanza e il governo di Toboruk chiede aiuto alla Lega araba

Il governo di Tobruk ha, infatti, richiesto l’aiuto dell’intera lega araba per contrastare l’avanzata dell’esercito islamico, che prosegue senza sosta nel golfo della Sirte. I “soldati” appartenenti al califfato riconducibile ad Abu Bakr al Baghdadi hanno conquistato nei mesi passati, Sirte e nella città costiera hanno iniziato a perpetrare atrocità senza sosta, cosa che ha fatto inorridire non solo la comunità internazionale, ma anche lo stesso governo nazionale.

Il quotidiano inglese Times è venuto in possesso di un documento, con cui i maggiori esponenti libici hanno chiesto l’aiuto a quelli che loro stessi chiamano i fratelli arabi, allo scopo di organizzare raid aerei che possano alleggerire la pressione all’interno della cittadina libica. I governanti libici hanno posto l’accento su come essi stessi siano impossibilitati ad agire militarmente, in quanto senza le armi necessari, visto che dal lontano 2011 sono sottoposti ad embargo ONU, per questo motivo chiedono un intervento unitario di tutti quei paesi preoccupati dall’avanzare delle forze estremistiche dell’Isis. L’avanzata dell’esercito islamico può, infatti, contribuire a creare una instabilità generalizzata nell’intero territorio mediorientale, e di conseguenza innescare una situazione pericolosa in tutto lo scacchiere arabo.
Nei giorni scorsi scalpore aveva fatto la dura repressione dell’esercito islamico che in una delle ultime manifestazioni pubbliche, aveva crocifisso 12 “resistenti” rei di aver ostacolato l’avanzata dell’esercito islamico.

L’Isis è nato ufficialmente il 29 Giugno 2014. Esso rappresenta il ramo più intransigente di quello che è conosciuto come esercito islamico di liberazione, la formazione politica non è riconosciuta a livello internazionale, anzi le maggiori potenze (USA compresa), definiscono gli adepti al califfato solo volgari terroristi.

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