Misteri

Marte, il pianeta delle scoperte, dopo l’acqua tocca ai fossili ?

È stata una delle scoperte più importanti di tutti i tempi, quella che la NASA ha annunciato lo scorso 28 Settembre: sul pianeta Marte c’è acqua allo stato liquido.
I dati raccolti dal Mars Reconnaissance Orbiter hanno finalmente confermato le ipotesi dei ricercatori che, ormai da tempo, avevano intuito che sul pianeta ci fosse presenza di acqua allo stato liquido, oltre a quella allo stato solido.
Le immagini inequivocabili, infatti, hanno mostrato la formazione di piccoli canali formatisi in seguito al passaggio dell’acqua.
Tuttavia, l’attenzione di un gruppo di cacciatori di anomalie è stato attratto da tutt’altro: un’immagine pubblicata dalla NASA, che mostra delle singolari formazioni rocciose, in cui, secondo alcuni, sarebbe possibile riconoscere distintamente il profilo di uno scheletro fossile appartenente ad un qualche animale preistorico.

Come riportato dal seguitissimo canale Youtube “Paranormal Crucible”, l’immagine, scattata dal rover Curiosity all’interno del cratere Gale, se guardata da vicino mostrerebbe con chiarezza il teschio dell’animale, con tanto di foro oculare, mandibola e spina dorsale ricurva. Secondo i creatori del filmato, la struttura scheletrica identificata potrebbe essere riconducibile a quella di un Drago di Komodo, la più grossa specie di lucertola esistente e diffusa soprattutto nell’isola indonesiana di Komodo, da cui prende, appunto, il nome.
Gli ufologi sono convinti che questo provi l’esistenza di specie animali sul pianeta Marte; resta tuttavia da capire come sia stato possibile per questo enorme varano arrivare sulla superficie marziana o, più plausibilmente, come abbia fatto ad evolversi lì.
Sarebbe forse necessario fare un passo indietro e capire se non si tratti, piuttosto, di una formazione rocciosa dalla morfologia originale che si presti a facili inganni della percezione. Non è la prima volta, infatti, che ufologi e cacciatori di anomalie, gridano al Mondo le loro scoperte rivoluzionarie, interpretando ombre e macchie sulle superfici di Marte o della Luna, come scheletri, oggetti o segni chiari del passaggio umano.

La NASA, nel frattempo prende le distanze da quest’insolita scoperta, spiegando che ciò che gli ufologi interpretano come resti animali, in realtà null’altro sono che rocce sottoposte all’erosione. È plausibile, dunque, che gli autori del video si siano fatti trasportare un pò troppo dall’immaginazione, ricercando nell’immagine forme familiari anche laddove, in realtà, non c’erano.
Tuttavia, il dubbio resta. Da che parte sarà la ragione?

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