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Michele Buoninconti rideva mentre squillava il telefono della moglie già scomparsa

Il marito, Michele Buoninconti, unico indagato per l’omicidio di Elena Ceste, già in passato aveva mostrato un comportamento anomalo, soprattutto davanti agli inquirenti che non hanno mai creduto al suo racconto e alla ricostruzione dei fatti.

In più occasioni l’uomo, come si legge nei verbali, aveva raccontato che la moglie era una donna da tenere a bada per i suoi comportamenti poco fedeli. Michele infatti avrebbe scoperto che Elena passava molte ore su internet ad intrattenersi con altri uomini con i quali chattava trascurando la casa e i figli.

Il settimanale Giallo riporta in questi giorni un altro particolare davvero sconcertante che mette in evidenza il carattere di Michele. In particolare, sulle pagine del giornale, si legge che, nel momento in cui l’uomo aveva visto squillare il cellulare della moglie, qualche ora dopo la sua scomparsa, aveva cominciato a ridere di gusto.

Ciò sarebbe accaduto mentre l’uomo, apparentemente disperato, era alla ricerca della moglie scomparsa. Inoltre, sembra che il signor Buoninconti, mentre insieme alla vicina di casa cercava Elena, leggeva con disprezzo e freddezza sul cellulare della donna i messaggi mandati da un amico di Elena.

Michele, 45 anni, si è più volte tradito nella ricostruzione dei fatti davanti agli inquirenti e sono molti gli indizi a suo carico. L’uomo si è contraddetto in diverse occasioni anche parlando del ritrovamento del corpo della moglie e dei suoi vestiti che Michele racconta di aver rinvenuto davanti al cancello della loro abitazione. Sugli abiti però c’era lo stesso tipo di terreno presente nel canale in cui è stata ritrovato il cadavere di Elena Ceste.

Ancora una volta, Michele si dimostra poco sensibile verso la vicenda che sembra aver sconvolto tutto il paese e l’intera Italia tranne lui.

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