AttualitàCronaca

Naufragio Costa Concordia: Schettino condannato a 16 anni

Al tribunale di Grosseto, la corte di primo grado ha emesso una sentenza di condanna per il comandante Francesco Schettino nel processo che riguarda il naufragio, davanti all’isola del Giglio, della Costa Concordia, naufragio nel quale persero la vita 32 persone.

Nella stessa sentenza i giudici di Grosseto hanno negato l’arresto, in quanto il rischio di fuga da parte dell’imputato non sussiste. Schettino ha dichiarato di essere pronto a combattere anche negli altri gradi di giudizio previsti dall’ordinamento italiano, e si è dichiarato molto deluso, in quanto tra i vari capi d’accusa, è stato condannato anche per “l’abbandono nave”, una situazione molto grave per quanto riguarda un comandante.

I reati dei quali era accusato Schettino, oltre all’abbandono nave, che ha procurato una condanna a 1 anno, erano naufragio colposo, lesioni colpose ed omicidio plurimo, e sono stati tutti confermati nella sentenza della corte. Oltre ai 16 anni di reclusione a Schettino è stato comminato anche un mese di arresto in quanto riconosciuto colpevole di aver fornito informazioni “non corrette”, alla capitaneria di porto.

Il verdetto in totale risulta meno pesante delle richieste dell’accusa, che ammontavano a 26 anni di reclusione, ma secondo gli esperti è “in linea”, con la gravità dei reati dei quali si è reso colpevole Schettino. La sentenza è arrivata dopo che i giudici sono stati per 8 ore in camera di consiglio.

Nella sentenza il tribunale ha assegnato all’isola del Giglio 300 mila euro di danni relativi sia all’immagine che all’ambiente, mentre la richiesta era stata di 20 milioni di euro. Risarcimento anche per il Ministero dell’Ambiente, al quale andranno 1,5 milioni di euro.

Dopo la lettura della sentenza, i pm incaricati dell’accusa, parlando con i giornalisti, si sono detti soddisfatti, in quanto la giuria ha confermano completamente il loro “impianto accusatorio”.

Per quanto riguarda i parenti delle vittime, i risarcimenti erano già stati concordati al di fuori del processo. Tra i risarciti anche Domnica Cemortan, la ragazza moldava che era a cena con il comandante. Per lei 30.000 euro di danni. Secondo i difensori di Schettino la sentenza emessa dal tribunale di Grosseto è “dura”, ma si accoglie con soddisfazione il dimezzamento delle pene richieste dall’accusa, e naturalmente preannunciano il ricorso agli altri gradi di giudizio.

Una sentenza equilibrata, è stata invece la definizione data da un rappresentante di Costa Crociere.

1 Comment

Leave a Response