Processo Concordia: i pm chiedono 26 anni di reclusione e la custodia cautelare in carcere per Schettino

I pm del processo sul naufragio della Costa Concordia  hanno definito Francesco Schettino, quello che è l’unico imputato del processo in corso a Grosseto come

“un incauto idiota in cui coesistono due profili, quello di chi si sente bravo e causa un pericolo e quello di chi ritiene non possa accadere nulla di grave, ma sovrastima quelle che sono le proprie capacità”

e hanno chiesto la pronuncia di una sentenza che condanni Schettino a 26 anni di reclusione e 3 mesi di arresto.

I pm hanno affermato che loro, al contrario di Dio “non possono avere nessuna pietà per l’imputato”. Quest’ultimo non era presente al momento della durissima richiesta formulata dai rappresentanti dell’accusa, i quali hanno chiesto che Schettino venga riconosciuto responsabile di tutti i reati per i quali è stato rinviato a giudizio, a partire da quelli di naufragio e omicidio colposo.

La procura ha anche fatto formale richiesta di attuazione della misura cautelare della custodia in carcere, in quanto secondo i rappresentati dell’accusa “l’imputato potrebbe fuggire da un momento all’altro”. A sostegno di questa tesi è stato portato il fatto che nel corso del dibattimento avrebbe più volte affermato il falso e che ha la possibilità di spostarsi in qualsiasi zona al di fuori dell’Italia, non solo in territorio europeo.

La richiesta di una condanna così pesante, a una prima analisi, è dovuta all’applicazione dell’istituto giuridico del cumulo dei reati e alla richiesta di non riconoscere a Schettino alcuna circostanza attenuante.

Ironico il commento dell’avvocato di Schettino, il quale ha prima affermato che quella ascoltata gli è sembrata più una requisitoria e una richiesta di condanna “nei confronti di Pacciani” e ha poi messo l’accento sul fatto che dal suo punto di vista “il rischio di fuga non sussiste” e a sostegno di questa ultima affermazione ha ricordato la presenza di Schettino in aula in occasione dell’udienza precedente a quella odierna.