Italia

Ponte Morandi, ritardi nella demolizione e imprese vicine alla camorra

Dalle ultime notizie appare evidente che i lavori di demolizione tarderanno a iniziare.
Il sindaco Marco Bucci aveva stabilito che fosse tutto pronto per il 24 giugno, con la completa organizzazione che accoglierà le 3.000 persone evacuate nei vari centri sportivi. Oggi si parla già del 28, data più papabile per l’inizio dei lavori di demolizione.
L’impresa impegnata nella ricostruzione risulta essere legata alla camorra e la Direzione investigativa antimafia di Genova ha emesso due ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli amministratori dell’azienda.
Si tratta dell’impresa Tecnodem srl di Napoli, già stata interdetta dai lavori di demolizione lo scorso maggio che risulta oggi essere vicina a clan camorristi, accusa della quale dovranno rispondere l’amministratore Ferdinando Varlese insieme a una donna che ha fatto da prestanome, Consiglia Marigliano.
Entrambi finiti in manette per intestazione fittizia di beni e associazione a delinquere. Inoltre Varlese ha numerosi precedenti e non è un volto nuovo per la giustizia.
Le indagini proseguono grazie alla Dda di Genova con perquisizioni e sequestri.
Dopo l’estromissione dell’impresa dai lavori, si annullerà il contratto con la Tecnodem per il subappalto.

Il sindaco di Genova desidera affrettare i lavori di demolizione per non perdere altri giorni, in quanto ogni singolo momento sprecato è solo un danno per l’economia della città.