Cronaca

San Giovanni Valdarno, bambino di 3 anni lasciato 6 ore sullo scuolabus

Immagine d'archivio

Il 12 febbraio una mamma lancia l’allarme a San Giovanni Valdarno: suo figlio di 3 anni non è mai arrivato alla scuola materna, ma è stato lasciato all’interno dello scuolabus per 6 ore.

Una mattina come tutte le altre a San Giovanni Valdarno (Arezzo).
Un bimbo di 3 anni sale sull’autobus che lo deve portare alla scuola materna. L’autista, arrivato alla scuola, parcheggia il pullman e dimentica il bambino che rimane chiuso lì dentro per 6 ore.

Quando la mamma è andata a prendere il figlio a scuola ha lanciato l’allarme e contattato i carabinieri. In poco tempo viene ritrovato sul sedile dell’autobus in lacrime e sotto shock. È stato condotto subito in ospedale per accertamenti, ma ora è stato dimesso.
Sull’autobus delle Autolinee Toscane, tuttavia, c’era non solo il conducente, ma anche l’accompagnatrice che, proprio come l’autista, non si è accorta di nulla.
Al momento l’accompagnatrice è stata sospesa immediatamente dal servizio e i genitori del bimbo hanno intenzione di sporgere denuncia.

Maurizio Viligiardi, sindaco di San Giovanni Valdarno, ha dichiarato di essere sconvolto dall’intera vicenda e ha assicurato che il Comune, come parte lesa, si occuperà di far luce sulla dinamica dei fatti.
Autolinee Toscane, invece, e l’amministratore delegato Jean-Luc Laugaa si sono presi a cuore la vicenda. Non solo, infatti, hanno preso un provvedimento per la sospensione dell’accompagnatrice, ma hanno anche avviato un’indagine interna per accertare le responsabilità del conducente dell’autobus.
L’AD ha dichiarato di aver contattato di persona la famiglia del bimbo in modo da essere rassicurato sulle sue condizioni psicofisiche.
Nel frattempo l’azienda ha diffuso una nota in cui ha richiamato i dipendenti ai loro doveri esortandoli a garantire che cose simili non si verifichino più. Inoltre, ha contattato anche il sindaco di San Giovanni Valdarno per metterlo a conoscenza di quali provvedimenti sono stati messi in atto al fine di scongiurare che avvenimenti di questo tipo accadano di nuovo.

L’AD ha dichiarato, infine, la disponibilità a sostenere la famiglia del bambino in tutti i modi necessari e per evitare che una cosa simile si ripeta.