Misteri

Un complotto dietro la caduta di meteoriti in Russia?

La caduta di meteoriti nelle prime luci dell’alba di venerdì 15 febbraio a Chelyabinsk, sui monti Urali russi, ha colto di sorpresa tutti, abitanti e scienziati. Mentre tutto il mondo accademico era occupato a registrare il passaggio di un meteorite vicino alla Terra, proprio in quei giorni, nessuno si è accorto dell’arrivo dei frammenti che hanno colpito la regione russa.

L’eccezionalità del fenomeno, che ha causato centinaia di feriti e provocato ingenti danni economici, ha generato tanto spavento e incredulità in tutto il mondo. Nel giro di poche ore i video amatoriali che hanno documentato il fenomeno sono stati ripresi dalle principali emittenti televisive del globo e la notizia ha avuto grande risonanza.
Dal punto di vista scientifico nessuno è stato in grado di prevedere l’evento, poiché i frammenti avevano dimensioni molto ridotte e si sono dissolti nell’atmosfera, dall’altra invece sono iniziate a circolare voci di complotti e segrete missioni militari.

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Una delle teorie più fantasiose che è iniziata a circolare a poche ore dalla caduta dei frammenti cosmici ha riguardato un fantomatico attacco alieno. Il quotidiano Znak, invece, ha portato avanti la teoria di un’esercitazione militare a poca distanza da Chelyabinsk, finita male. Questa ipotesi troverebbe anche un certo seguito sul web, data presenza di una base militare a diverse decine di chilometri di distanza dalla città.
Il leader dell’estrema destra russa Vladimir Zhirinovsky, invece, ha tirato in ballo le ostilità con l’America, avanzando l’idea che i frammenti non sarebbero caduti dal cielo, ma sarebbero il frutto di esercitazioni militari americane. La notizia è arrivata direttamente sulla scrivania del nuovo Segretario di Stato americano John Kerry ma ovviamente non è stata commentata.
Infine, c’è chi dice che tutto già si sapeva ma è stato taciuto alla popolazione, come l’emittente radiofonica, Voce della Russia.

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