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6000 sbarchi in un solo giorno: riprendono le traversate dei migranti nel canale di Sicilia

UNA GIORNATA SIMBOLICA – A suo modo, la data dello scorso 3 ottobre sarà ricordata come altamente simbolica: nel giorno in cui si celebrava il terzo anniversario della strage di 386 migranti avvenuta nel 2013 e, inoltre, proprio mentre venivano resi noti anche i risultati del referendum anti-immigrazione tenutosi in Ungheria, in Italia sono sbarcati circa 6000 migranti.

Numeri da record che hanno impegnato diverse imbarcazioni della Marina Militare e della Guardia Costiera nelle acque del Canale di Sicilia, e hanno fatto parlare alcuni osservatori di una vera e propria ondata che si è riversata dalle vicine coste libiche.

Sarebbero invece nove i cadaveri recuperati dai soccorritori che, nel frattempo, hanno già lanciato l’allarme: dopo alcuni giorni di maltempo, le favorevoli condizioni del Mediterraneo hanno fatto riprendere a pieno regime le traversate e, nelle ultime ore, si sono moltiplicate anche le richieste di soccorso ricevute dalle autorità portuali di Lampedusa.

LE REAZIONI DEL MONDO POLITICO – Al momento, inoltre, sarebbero in corso altre operazioni coordinate dalla Guardia Costiera e che faranno sensibilmente crescere il numero degli sbarchi. Motivo per il quale, anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare tutte le vittime del 3 ottobre 2013, esprimendo però anche forte preoccupazione per i risvolti futuri che potrebbe avere l’imponente flusso migratorio: “Per ogni singola vita perduta, muore anche la nostra umanità” ha affermato il Capo dello Stato nell’incontro commemorativo tenutosi presso Palazzo Giustiniani, a Roma.

A fargli eco è stato il Presidente del Senato, Pietro Grasso, spiegando che l’Italia e l’Europa si trovano di fronte ad un fenomeno epocale e che richiede misure d’urgenza, coordinate dalla stessa Unione: “Non si può barattare la nostra integrità morale per un pugno di voti”, ha tuonato Grasso contro coloro che utilizzano il problema dell’immigrazione a fini elettorali, criticando non solo l’indifferenza di alcune istituzioni comunitarie nei confronti del nostro Paese, ma anche la cecità di molti leader politici nostrani.

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