AttualitàCronaca

Alberto Stasi condannato a 16 anni per il delitto di Garlasco

La vicenda dell’omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 Agosto del 2007 nella propria abitazione di Garlasco, si è conclusa con il verdetto della corte d’Assise D’Appello di Milano che ha condannato l’allora fidanzato Alberto Stasi a 16 anni di carcere.

Il giovane, all’epoca dell’omicidio ventiquattrenne, era stato assolto dal verdetto di primo grado emesso dal gup di Pavia così come era stato assolto anche successivamente in appello. Tuttavia l’ultima sentenza era stata cancellata dalla Cassazione che aveva invece disposto un nuovo processo di secondo grado.

Determinanti per il verdetto finale sono state le nuove prove e le perizie disposte. Non convince il fatto che, nonostante sia stato proprio Alberto Stasi a scoprire il cadavere di Chiara Poggi e a recarsi dai Carabinieri per denunciare l’accaduto, non si sia sporcato minimamente le scarpe e non abbia lasciato alcuna traccia ematica sui tappetini della sua Golf, veicolo con il quale si era recato dai Carabinieri.

Dagli accertamenti scientifici e dall’esame della cosiddetta camminata di Stasi, ciò risulta impossibile. Oltre a questo impronte di Stasi ritrovate in bagno e graffi da lui riportati, insieme ad altre incongruenze, hanno consentito di fare chiarezza sull’omicidio.

Nonostante la Pubblica Accusa richiedesse una condanna di trent’anni, la corte D’Assise D’Appello non ha riconosciuto l’aggravante della crudeltà e ha diminuito di un terzo la pena per via del rito abbreviato. Oltre ai sedici anni di carcere, Stasi è stato interdetto dai pubblici uffici e costretto al risarcimento dei familiari della vittima per un totale di un milione di Euro.

Commossi e soddisfatti i genitori di Chiara, non per la pena o per il risarcimento, ma come ha spiegato il loro legale per la verità che finalmente è emersa.

“Sconvolto” invece Alberto Stasi che dopo le precedenti assoluzioni si è visto condannare per l’omicidio. Se ne è andato in silenzio scortato dai suoi avvocati al termine della sentenza. I suoi legali annunciano un ricorso in Cassazione.

1 Comment

Leave a Response