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Amazzonia: massacrati membri della tribù dei Flecheiros

Il primo incontro della tribù dei Flecheiros con altri esseri umani potrebbe essere stato drammatico, viste le notizie che rimbalzano in questi giorni su vari giornali brasiliani e che stanno facendo il giro del mondo. La tribù era infatti fino ad ora rimasta isolata dal resto del mondo. Si parla di almeno 10 persone, tra cui addirittura anche alcuni bambini, che un gruppo di cercatori d’oro avrebbe letteralmente fatto a pezzi e gettato in un fiume. Ad avviare l’inchiesta dei giudici federali dello Stato dell’Amazzonia è stata la denuncia della Fondazione Nazionale degli Indios brasiliani (Funai).

Sembra, stando alle prime notizie trapelate dall’indagine, che il gravissimo fatto denunciato dal Funai sia avvenuto lungo la sponda di un fiume nella Vale do Javari, mentre gli Indios erano intenti a raccogliere delle uova. Il gruppo di cercatori d’oro accusato della strage li avrebbe intercettati proprio in quel tratto di fiume, ma non è ancora chiaro come si sono svolti i fatti. I cercatori d’oro si sarebbero comunque vantati, in un bar di São Paulo de Olivença, di aver compiuto la strage per evitare di essere uccisi dagli stessi membri della tribù dei Flecheiros e a testimonianza di questo avrebbero mostrato alcuni oggetti sottratti agli Indios.

La coordinatrice del Funai, Leila Silvia Burger Sotto-Maior, ha accusato il Governo Temer di essere responsabile di questa strage. Il Governo brasiliano ha infatti tagliato i fondi alle Ong e alle organizzazioni che si occupano dei diritti degli Indios, lasciando quindi le tribù amazzoniche alla mercé di chiunque vede nel più grande polmone verde al mondo un’importante occasione di guadagno e speculazione.

Secondo i pochi dati a disposizione del Funai, la tribù dei Flecheiros dovrebbe essere composta da circa 50 elementi, quindi questa strage, se confermata, avrebbe colpito 1/5 dei membri dei Flecheiros. Dal 1993 ad oggi si tratterebbe quindi della più grande strage di indigeni della foresta amazzonica.