Cinema

Battista diverte anche al cinema, ecco”Uno, anzi due”, primo film da protagonista per il comico romano (trailer)

Arriva nei cinema “Uno, anzi due”, commedia diretta da Francesco Pavolini che vede nel cabarettista Maurizio Battista, che ha anche partecipato alla fase di scrittura, il protagonista indiscusso.

Il film inizia presentando proprio il comico, nei panni di Giorgio, in procinto di suicidarsi gettandosi dal Ponte Milvio, costruzione simbolo della Capitale.
Da qui si dipana a posteriori la storia di Giorgio, che si trova ad affrontare la morte del padre, scoprendo di essere sommerso dai debiti. Non volendo turbare la famiglia decide di non raccontare nulla alla moglie e al figlio, continuando a vivere normalmente. Anzi, l’uomo finge di aver ereditato una notevole quantità di denaro, iniziando a spendere delle cifre improponibili e non riuscendo più a fermarsi, fino a decidere di compiere un atto estremo, sommerso dalle sue stesse bugie.

Rispetto ad altri attori di cabaret che lo hanno preceduto, Battista riesce ad offrire sul grande schermo una prova convincente; lo fa mettendo la sua dirompente verve comica al servizio della storia e non offrendo solamente una serie di scene comiche che faticano a legarsi tra loro. Non mancano anche momenti drammatici e dei colpi di scena in grado di impreziosire la trama e che contribuiscono a dare ritmo, coinvolgendo gli spettatori. La pellicola presenta come tema principale quello della menzogna, quest’ultima in grado di impossessarsi delle persone che la utilizzano abitualmente tanto da finire per travolgerli. Oltre a Battista risulta molto convincente anche la prova offerta da Paola Tiziana Cruciani, che interpreta la moglie del protagonista; l’attrice è brava a far convivere nello stesso personaggio due anime, quella tranquilla e pacata e quella della donna in grado di comandare.

Pur presentando qualche difetto nella caratterizzazione dei personaggi di contorno, il film riesce a catturare perfettamente l’ambiente romano, in particolare il suo carattere verace e autentico. Torna in questa commedia uno dei punti di forza di Battisti, ossia il tema dei matrimoni. Proprio la scena delle nozze contribuisce a regalare al pubblico risate e divertimento.
Il finale si caratterizza, invece, per il fatto di lasciare qualche questione in sospeso, che il regista decide di non sciogliere. Ottima l’interpretazione fornita da Claudia Pandolfi, nei panni di Suellen, una donna estremamente vivace, dal carattere vulcanico. La Pandolfi riesce a dar voce ad un personaggio in grado di far ridere grazie ad una involontaria comicità. Buona anche la regia di Pavolini che, tra le altre sue opere, può essere ricordato per il grande successo rappresentato dai “Cesaroni“.
Il regista è bravo a dare una sensazione di realismo al film, anche grazie alle location scelte. Per concludere, si tratta di un’opera capace di calamitare l’attenzione di chi vorrà concedergli un’opportunità.

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