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Charlie Hebdo: i due killer sono barricati in una casa, pronto un blitz delle teste di cuoio

La polizia ha intercettato i due sospettati a circa 85 chilometri da Parigi, in Picardia, vicino a Villers-Cotteres, ed attualmente le teste di cuoio li stanno stringendo d’assedio in una abitazione di Crépy-en-Valois.

I due sospettati, i fratelli Said e Cherif Kouachi, sarebbero gli esecutori materiali dei 12 delitti e degli altri ferimenti, mentre alcuni complici e fiancheggiatori, tra cui il presunto autista Hamyd Mourad, sono stati arrestati durante la notte, come è stato riferito da Manuel Valls, il Premier francese.

Dopo l’attentato terroristico di ieri, la Francia intera piange i suoi morti ed il presidente Hollande ha proclamato il lutto nazionale. Il clima di terrore ha causato anche degli “effetti collaterali”: una serie di granate sono state lanciate da alcune persone contro una moschea nei pressi di Le Mans, senza però causare delle vittime.

I due fratelli, noti da tempo alla polizia transalpina, erano impegnati nella ricerca e nello smistamento di persone che partivano per l’Iraq per andare a combattere nelle file dei terroristi. Nei mesi scorsi i due terroristi, proprio per sviare i controlli, si erano trasferiti da Parigi nella zona di Reims.

Cherif Kouachi, il più giovane dei due, già in passato era stato arrestato ed era stato condannato a scontare 3 anni di carcere, con 18 mesi di condizionale. Sull’accaduto ha espresso la sua opinione anche Nicolas Sarkozy, ex presidente francese, secondo cui questo attentato rappresenta un vero e proprio atto di guerra “contro la civiltà”, che dovrà trovare il modo di difendersi.

Sarkozy ha parlato dopo aver avuto un colloquio con Hollande all’Eliseo. Intanto sia in Francia che in molti altri paesi si susseguono le manifestazioni di protesta con cittadini che si riversano pacificamente nelle piazze esponendo dei cartelli sui quali appare chiaramente la scritta “Je suis Charlie”.

Condanna per l’attentato è stata espressa pubblicamente da gran parte dei governi mondiali tra qui quello inglese e quello italiano, con un intervento da parte di Matteo Renzi. Le dodici vittime dell’attentato sono 11 uomini, tra cui il direttore Stephane Charbonnier, nome d’arte Charb e tre disegnatori satirici, ed una donna, Elsa Cayat, giornalista e psicologa. Fortunatamente i feriti durante l’attentato non sono in pericolo di vita.

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