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Emergenza sbarchi, il Viminale bussa la porta alle Regioni per trovare 6.500 posti

Con l’arrivo delle belle giornate inizia l’incubo sbarchi e non solo per Regioni come la Sicilia e la Calabria (primo punto di arrivo), ma anche per gli stessi migranti che affronteranno questo viaggio della speranza con tutti i rischi che questo comporterà.

Già ben oltre 18.000 persone sono arrivate in Italia dall’inizio dell’anno nonostante il maltempo che ha imperversato sulla nostra Penisola, ma presto la situazione potrebbe peggiorare e i numeri cominciare a salire.
In previsione di questo il Viminale ha pensato bene di “prevenire” un nuovo caos inviando una circolare alle Regioni chiedendo di trovare 6.500 posti anche attraverso”provvedimenti di occupazione d’urgenza e requisizione” in vista dell’arrivo di migliaia di migranti già nelle prossime settimane.
La circolare, firmata dal prefetto Mario Morcone, prevede anche un tot di posti già stabiliti per ogni Regione anche se gli amministratori locali sono già sul piede di guerra. In particolare, toccherebbero 700 posti a Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia e Campania, 300 alla Puglia, 250 a Lazio e Marche e 1.500 divisi tra le altre.

Resta il fatto, però, che le elezioni amministrative si avvicinano e i vertici delle Regioni, e gli stessi partiti in lizza per la corsa alla vittoria, hanno già pensato di fare di questa circolare una vera e propria battaglia mediatica e non solo. Il provvedimento, però, arriva dopo l’ennesimo sbarco di ieri con tanto di tragedia con nuovi morti, e sembra voler essere rigido. Nessuno farà dei passi indietro ed è logico porsi una serie di domande di prossima attualità.
L’estate non è ancora arrivata e siamo già in piena crisi cosa succederà tra un paio di mesi quando gli sbarchi si moltiplicheranno? Le Regioni del Sud e la Sicilia sono già pronte all’emergenza sbarchi?

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