Cronaca

Emilia-Romagna, registrato un sisma di magnitudo 3.7: la Protezione Civile invita alla calma

SCOSSE DI TERREMOTO IN EMILIA-ROMAGNA – Nottata di paura in Emilia-Romagna e, in particolare, nella provincia di Reggio Emilia dove è tornato l’incubo terremoti: nelle ultime ore, infatti, è stato registrato un evento tellurico di magnitudo 3.7 gradi sulla Scala Richter. Stando a quanto si apprende, l’INGV (l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) avrebbe individuato l’ipocentro delle dieci scosse totali a circa 26 chilometri di profondità ma, al momento, non si teme l’avvio di un nuovo sciame sismico. La scosse sono cominciate attorno alla mezzanotte e sono state registrate per circa sei ore, tuttavia non raggiungendo mai i picchi dei terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre (rispettivamente di 6 e 6.5 gradi di magnitudo).

LA PROTEZIONE CIVILE INVITA ALLA CALMA – L’evento sismico avrebbe avuto il suo epicentro nella località di Bagnolo in Piano (Reggio Emilia), anche se una delle scosse più forti sarebbe stata avvertita anche in una vicinissima località marchigiana (Castelsantangelo sul Nera, in provincia di Macerata) con quasi 2.9 gradi sulla Scala Richter: non si segnalano, al momento, né vittime, né tantomeno crolli strutturali o lesioni di edifici. Ad ogni modo, la macchina della Protezione Civile si è subito messa in moto, invitando le popolazioni coinvolte a mantenere la calma e a non farsi prendere dal panico: sono invece state decine le chiamate e i controlli da parte degli esperti nelle scuole e nei luoghi pubblici al fine di valutarne la sicurezza e decidere, eventualmente, per una loro provvisoria chiusura. I controlli sono in corso soprattutto nelle località di Reggiolo, Guastalla, Boretto, Cavriago e Rubiera, dove l’ultima scossa di terremoto delle ore 6.52 è stata avvertita chiaramente e ha costretto molti residenti ad attendere l’arrivo della Protezione Civile al di fuori delle proprie abitazioni. In un post pubblicato congiuntamente su Facebook, i sindaci della zona hanno fatto sapere che le lezioni nelle scuole, seppur con dei ritardi, potrebbero riprendere regolarmente.