Cinema

Ficarra e Picone ci riprovano con “Andiamo a quel paese”, recensione e trailer

Non si può certo negare che Ficarra e Picone, per le proprie incursioni nella settima arte, non abbiano il gusto della sfida. Il loro processo di avvicinamento al grande schermo, cavalcando l’onda della popolarità raggiunta sul piccolo schermo è andata avanti a piccoli passi e prosegue con il nuovo film, dal titolo “Andiamo a quel paese“.

La vicenda raccontata è quella di due amici, Salvo e Valentino, che ormai senza lavoro da troppo tempo e non potendosi più permettere di vivere a Palermo, decidono di tornare al paesino d’origine di Valentino, che a differenza dell’amico (che ha famiglia) è ancora single pur avendo ancora nel cuore la vecchia fidanzata, con cui ha rotto prima di trasferirsi in città.
I due, consci del fatto che gli unici ad avere un reddito sicuro sono gli anziani, una volta lasciata la città, si ingegnano per riuscire ad ospitarne il più possibile a casa e ad avere accesso alla loro pensione.
Ficarra e Picone si confermano un ottimo duo e riescono a strappare la risata spontanea in più occasioni: da apprezzare è anche un tono più sarcastico, rispetto alle tipiche commedie italiane, verso la politica e la società nostrana. Assai riuscito è il finale, grottesco e poco incline all’ottimismo, ma che alza ancora di più il livello qualitativo complessivo del film.

Detto dei lati positivi della pellicola, che sono molteplici, vi è una nota dolente, consistente nella regia. Dietro la macchina da presa vi sono i due comici, i quali se per quanto riguarda la recitazione si confermano decisamente all’altezza, non altrettanto risultano esserlo in quest’altro ruolo: affidare la direzione ad altri, magari a qualche regista con alle spalle un certo numero di commedie sarebbe stata senza dubbio una scelta più azzeccata. Tuttavia questo unico appunto non inficia la qualità del film, che vale la pena andare a vedere.

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