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Francia: 88 mila uomini mobilitati per la ricerca dei due terroristi

In Francia non si ferma la caccia all’uomo che ha come obiettivi Said e Cherif Kouachi, i due terroristi che hanno compiuto due giorni fa il gravissimo attentato contro la sede di Charlie Hebdo a Parigi.

Le forze dell’ordine stanno braccando i due fratelli, che sarebbero stati avvistati da un elicottero mentre si trovavano all’interno di un bosco nelle vicinanze di Parigi. Sono 88 mila gli agenti di polizia e delle forze speciali francesi che danno la caccia ai ricercati, tra i quali le “teste di cuoio”, che avevano già passato al setaccio la foresta di Longpont, dove successivamente è avvenuto l’avvistamento.

I gruppi speciali sono armati di tutto punto e dotati anche di visori che permettono la visione notturna. Nonostante la mobilitazione generale i due rimangono ancora in fuga, ma le autorità transalpine si dicono convinte che la loro cattura è solo questione di tempo, stante il grande numero di agenti messo in campo.

A Parigi e nelle zone dove si stanno effettuando le ricerche c’è anche un grande dispiegamento di uomini e mezzi da parte della stampa e dei canali televisivi di tutto il mondo, che diffondono notizie minuto per minuto sullo svolgimento delle operazioni.

Nella mattinata di ieri intanto, a Parigi era accaduto un altro fatto di sangue, con un killer misterioso che ha colpito alle spalle una vigilessa uccidendola. Nella stessa azione è rimasto ferito anche un collega della vigilessa, che era entrata in servizio solo da due settimane. L’autore di questa uccisione si è poi dato alla fuga a bordo di un’auto ed anche per lui sono scattate immediatamente le ricerche.

Nella capitale francese, il sindaco, Anne Hidalgo, ha fatto spegnere per qualche minuto le luci della Torre Eiffel per ricordare le vittime della strage. Intanto, per quanto riguarda Charlie Hebdo, si stanno muovendo i primi aiuti, con il Guardian, quotidiano britannico, che ha annunciato con un messaggio postato su Twitter, che il “Guardian Media Group”, donerà a Charlie Hebdo la cifra di 100 mila sterline, in modo che sia garantita la continuità dell’informazione e che il settimanale satirico parigino non debba chiudere.

Secondo Alan Rusbridge, direttore del Guardian, anche Google potrebbe contribuire ad aiutare Charlie Hebdo con una donazione di 300 mila sterline.

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