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Il giallo di Pordenone: ancora mistero riguardo l’assassinio del soldato e l’assicuratrice

Proprio in queste ultime ore si stanno facendo moltissime ipotesi e si sta analizzando meglio la scena del crimine, ovvero il parcheggio della palestra ”Skorpion” al di fuori del palazzetto dello sport di Pordenone. La giovane coppia è stata brutalmente freddata quando era ancora a bordo dell’auto, una Suzuki Alto bianca, mediante una pistola calibro 7, che ha sparato più e più colpi.

I carabinieri del comando provinciale di Pordenone, nel frattempo, stanno lavorando su una pista che sembrerebbe coincidere con la realtà dei fatti. Secondo i carabinieri, l’assassino avrebbe valutato ogni possibile circostanza e la sua figura coincide con un uomo capace di inserire nei suoi piani anche il fattore ‘rischio’, poiché sapeva che il parcheggio del palazzetto dello sport è molto frequentato da sportivi ed atleti che avrebbero potuto fermarlo o quantomeno vederlo.

”Una coppia sempre allegra e solare, quasi perfetta” queste sono le parole del titolare della palestra, Dino Marcuz, che nell’intervista aveva finito gli aggettivi per elogiare le vittime. Proprio per questo il movente ‘gelosia’ non è da escludere.

Risolvere il giallo della coppia di Pordenone, quindi, diventa un compito sempre più complesso, considerando anche che la coppia non aveva mai dichiarato di essere stata vittima di aggressioni o minacce di qualsiasi tipo, e proprio per questo i carabinieri si ritroverebbero adesso ad un punto morto, non sapendo quale pista seguire.

Nella caserma in via del Carabiniere, intanto, vi si dirigono in continuazione amici e parenti, che cercando di riferire ai militari ogni minimo dettaglio, nella speranza di essere almeno di aiuto alle indagini.

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