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L’esercito del Camerun uccide 86 jihadisti di Boko Haram e arresta più di mille sospetti

Un colpo micidiale per il gruppo terroristico nigeriano, che dal 2009 persegue un unico obiettivo: instaurare un califfato islamico nella zona di confine compresa tra la Nigeria settentrionale e i Paesi limitrofi.

Oltre al Camerun, tra i Paesi più colpiti dalle incursioni di Boko Haram v’è sicuramente il Ciad, una nazione confinante con un segmento nordorientale della Nigeria; nel corso delle ultime settimane, i confini del Ciad sono stati oggetto di intensi e ripetuti attacchi da parte dei miliziani di Boko Haram, e si stima che dal 2009 – anno d’inizio delle ostilità – le vittime imputate al gruppo terroristico abbiano superato le tredicimila unità.

Oltre all’uccisione dei militanti jihadisti, l’esercito del Camerun ha reso noto di aver fermato e arrestato più di 1000 persone sospette. Tali persone, naturalmente, sono sospettate di avere qualche legame con le organizzazioni terroristiche e con le cellule militari di Boko Haram. Sulla loro sorte, per il momento, non si ha alcuna notizia.

Il blitz dell’esercito camerunense ha avuto luogo nella giornata di ieri, in prossimità del confine nordoccidentale con la Nigeria – a ridosso della regione di Waza – e durante gli scontri, come annunciato da Didier Badjeck, il Ministro della difesa, cinque soldati dell’esercito del Camerun sono rimasti uccisi.

In occasione dell’incontro tra i Paesi dell’ECCAS – la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Centrale – i rappresentanti di dieci Paesi hanno chiesto con veemenza l’aiuto della Comunità Internazionale, implorandone un rapido intervento e un costante sostegno agli sforzi bellici intrapresi dalle nazioni più direttamente coinvolte dal proliferare degli scontri; la volontà di estirpare Boko Haram dalle nazioni africane emerge anche da alcune dichiarazioni di Paul Biya, Presidente del Camerun, che ha recentemente riaffermato la necessità di “sradicare Boko Haram” dalle nazioni confinanti con il Camerun.

Nel tentativo di contrastare l’ondata di morte e devastazione causata dall’imperversare di Boko Haram e dei suoi numerosissimi seguaci, le nazioni africane avranno bisogno di un supporto duraturo da parte della Comunità Internazionale; se tale supporto non verrà fornito, i miliziani di Boko Haram avranno la meglio, e all’Europa non resterà che assistere inerme alla nascita di nuovi e sempre più temibili Califfati.

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