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La figlia di Whitney Houston non migliora: pessimisti i medici

È stato il marito Nick Gordon, in compagnia di un amico, a ritrovarla così: incosciente, immersa nella vasca da bagno della loro casa di Atlanta, Georgia, intorno alle 10:00 del mattino di sabato 31 gennaio. L’uomo, dopo aver tentato di rianimarla, ha immediatamente chiamato il 911 e la giovane Bobbi Kristina Brown è stata trasportata d’urgenza presso il North Fulton Hospital, dove è stata messa in coma farmacologico.

La ragazza, di soli 21 anni, non ha mai ripreso conoscenza e respira solo grazie all’aiuto dei macchinari. A due giorni di distanza, le sue funzioni cerebrali sembrano essere diminuite e i medici hanno informato la famiglia della gravità della situazione, invitando tuttavia a non perdere le speranze nonostante i segnali tutt’altro che positivi.

Bobbi Kristina, unica figlia dell’unione tra Whitney Houston e Bobby Brown, aveva sofferto molto per la scomparsa della madre, avvenuta tre anni fa in circostanze simili in modo inquitante. L’iconica cantante aveva trovato la morte, a soli 48 anni, proprio nella vasca da bagno di un hotel di Beverly Hills, per annegamento accidentale in seguito all’assunzione di una dose eccessiva di farmaci mescolati probabilmente all’alcol. Whitney Houston aveva lottato per molti anni contro la depressione e la tossicodipendenza.

Bobbi Kristina non era in buoni rapporti con il padre a causa del matrimonio con il (quasi) fratello adottivo Nick Gordon, matrimonio sempre osteggiato dal Bobby Brown.
La zia della ragazza – che, a quanto trapela da alcune indiscrezioni della CNN, è in ospedale con la nipote dal momento del ricovero – prega perchè la storia non si ripeta e perchè Bobbi Kristina possa riprendersi, ma la vita della ragazza è appesa ad un filo e il pessimismo dei medici non lascia spazio a grandi speranze.

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