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Libia: il generale Haftar annuncia un attacco a Sirte

Il governo e le milizie di Tripoli potrebbero essere costrette a dover scendere nuovamente sul campo di battaglia.
Questo perché, nel corso della giornata del cinque maggio, il generale Khalifa Haftar avrebbe annunciato l’intenzione di attaccare la città di Sirte, in maniera tale da liberarla dal governo sostenuto dalle Nazioni Unite.

In passato, lo stesso Khalifa Haftar, si sarebbe definito contrario a questo regime, ma non avrebbe compiuto alcun atto tutt’altro che corretto per poter liberare questa zona del paese.
Ma nei primi giorni di maggio, grazie anche all’utilizzo dei social network, il generale avrebbe annunciato un prossimo spiegamento di forze armate per attaccare appunto Sirte.

A sostenere l’iniziativa di Haftar ci sarebbero anche i militare dell’esercito egiziano, pronti a collaborare con lui per poter raggiungere il suddetto obiettivo.
L’Is rischia quindi di essere completamente bombardato da parte delle milizie di Khalifa Haftar, operazione sostenuta anche dalle autorità di Tobruk, che avrebbero espresso la loro fedeltà nei confronti del generale ghedaffiano.

La situazione a Sirte sembra essere allarmante, anche perché le milizie della città si sono organizzate per poter difendere la città dall’eventuale assalto programmato da parte di Haftar.
La popolazione, che vive in tale zona, è stata fatta evacuare, in maniera tale che, i civili, potessero evitare di perdere la vita durante l’eventuale scontro armato tra le due fazioni.
Con la Libia in piena crisi civile, le Nazioni Unite hanno deciso di rimanere neutrali e di non interferire in questo conflitto che potrebbe cambiare radicalmente la storia del paese stesso.

La situazione di tensione viene alimentata dal generale Haftar, che sui social network ha proseguito annunciando che, solo la città di Sirte, verrà attaccata per poter essere liberata in maniera definitiva.
Il gruppo di militare, nel corso delle scorse giornate, si è avvicinato pericolosamente ma, ancora, non ha effettuato alcun tipo d’attacco, attendendo il momento opportuno per aprire il fuoco sui militari della città.