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Marò: in vista una possibile soluzione diplomatica

L’India sembrerebbe propensa ad una soluzione diplomatica del caso “marò”. I fucilieri della marina italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono infatti trattenuti in territorio indiano da oltre 2 anni, rei, secondo le autorità indiane, di aver ucciso due pescatori innocenti.

Massimiliano Latorre dopo l’ischemia che lo ha colpito nel mese di settembre ha ottenuto l’autorizzazione per rientrare in Italia per curarsi, ma dovrà tornare in India trascorso il periodo di 4 mesi concordato.

I marò si sono sempre difesi asserendo che spararono poiché convinti che si trattasse di un’imbarcazione pirata, ma le autorità indiane non sono mai state convinte da questa lettura del caso e propendono verso l’omicidio volontario. Roma dal canto suo, ha sempre richiesto che il caso venisse trattato da un tribunale internazionale in quanto, al momento degli spari, l’imbarcazione italiana non si trovava all’interno delle acque territoriali indiane.

A riportare la volontà di Nuova Delhi di trovare una soluzione diplomatica del caso è il quotidiano “The Economist Times”, che riporta delle voci provenienti da ambienti governativi indiani. Secondo fonti attendibili quindi, l’India avrebbe deciso per una celere soluzione che risolva il caso Marò, incaricando il consigliere della sicurezza Ajit Doval di mettersi in contatto con le autorità italiane e di valutare le proposte di Roma per la soluzione di una crisi che, a oltre 2 anni di distanza, sembra finalmente essere giunta al suo epilogo.

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