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Papa Francesco boccia Medjugorie: “Non è religione quella dei veggenti, la Madonna non manda postini”

Il mistero di Medjugorje

Era il 24 Giugno 1981 quando sei “veggenti” dissero di aver visto per la prima volta la Madonna e di avere dei messaggi da parte sua per i fedeli. Erano messaggi di pace, alcuni dei quali  preannunciavano la guerra che avrebbe martoriato la Bosnia e la penisola balcanica tutta, e successivamente invocavano la cessazione dei conflitti in maniera definitiva, grazie anche alla penitenza e conversione delle persone. Fu da allora che questo anonimo paesino non fu più lo stesso e che Medjugorje divenne meta di pellegrinaggio per milioni di fedeli ogni anno. Da allora la Chiesa ha sempre mantenuto le distanze dal fenomeno, non abbracciando le tesi possibiliste ma nemmeno quelle negazioniste.
Come interpretare questo atteggiamento della Santa Sede? Non è dato saperlo perchè mai è stata chiarita la posizione di Roma a tal proposito, fin ora. Si, perchè è notizia di oggi che il mistero potrebbe essere arrivato ad una svolta e non si tratterebbe di un annuncio vago e sviante come tanti predecessori di Papa Bergoglio hanno preferito fare. Un Papa decisionista come Papa Francesco non poteva non dare il suo contributo alla risoluzione di questa vicenda e infatti così è stato. Ora i sostenitori delle “apparizioni”, volenti o nolenti, ci dovranno fare i conti.

La commissione del Cardinal Ruini

Ordinata per volere di Papa Benedetto XVI, che poco amava, nel periodo di reggenza a capo della Santa Sede, i misteri e gli sviamenti dall’unica vera fede in Cristo, la commissione fu istituita poco prima che decidesse di lasciare l’incarico al successore Bergoglio. Ebbene da allora l’attuale Papa ha contribuito a completare l’estenuante lavoro affidato alla direzione del Cardinal Ruini. Raccogliere testimonianze, ascoltare i fedeli, osservare le presunte manifestazioni della Madonna, archiviare e decifrare tutto il materiale raccolto, sono solo alcuni dei compiti che la commissione ha dovuto svolgere. Per dare senso a tutto ciò ci sono voluti anni e non si può dire che sia stato un risultato da poco. Il cardinal Ruini ha obbligo di mantenere il riserbo su quanto emerso e pur tuttavia non nasconde il suo entusiasmo per l’imponente opera di ricerca che è riuscita a completare la sua commissione. Si lascia andare a dichiarazioni di soddisfazione e si dice incerto sull’esito finale, cioè su come verrà interpretato in via definitiva il suo elaborato.

La posizione di Bergoglio

Al ritorno dall’ultimo viaggio a Sarajevo il Papa ha mandato chiari segnali di presa di posizione nei confronti delle “apparizioni” di Medjugorje. Afferma che non si può accettare la concezione della Madonna che utilizza i fedeli come “postini della fede“, che addirittura consegna messaggi giornalieri. Invocando e stigmatizzando un cosiddetto “spirito di curiosità” come motore di questo fenomeno che muove carovane di fedeli in vista di una grazia non conquistata ma regalata, Papa Bergoglio con queste parole gela le speranze dei tanti che hanno creduto e sperato in un riconoscimento ufficiale di quanto accade sulla collina di Crnica.

E ancora ha proseguito il Santo Padre:

«Questa non è identità cristiana. L’ultima parola di Dio si chiama Gesù e niente di più», concludendo senza mai citare Medjugorie ma evidentemente richiamandosi implicitamente alle apparizioni della località bosniaca «la Madonna non manda emissari»

L’ultima parola non è ancora detta poichè l’ufficialità non è stata decretata e comunque c’è da dire che Papa Francesco non ha mai fatto mistero del suo apprezzamento per la “pietà popolare”, in grado di mobilitare grande entusiasmo verso il mondo cattolico. Si attende così un enunciazione definitiva della posizione della Chiesa sul punto e non tardano ad arrivare nel frattempo appelli al Santo Padre, da parte dei fedeli e soprattutto i volti noti dello spettacolo, al fine di farlo desistere dal bandire il fenomeno. Mentre cresce la delusione di molti, però, la Chiesa, smentendo chi si attendeva se non una certificazione almeno una qualche apertura, sembra aver voluto stoppare il fenomeno delle apparizioni  e qunato gli gira attorno, come ha fatto presagire lo stesso annullamento dell’incontro pubblico con la veggente di Medjugorje, Vicka Ivanovic, rendez-vous inizialmente pianificato proprio a ridosso del pronunciamento della Congregazione della fede.

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