Cronaca

Rosarno: immigrato muore in seguito a una rissa, feriti i carabinieri presenti

Il problema dell’immigrazione non è sicuramente da sottovalutare. La situazione è tesa per tanti motivi, sia politici che economici, oltre che sociali. Il tentativo di arginare il problema tenendo in centri di accoglienza centinaia di persone di culture ed etnie diverse già in situazioni precarie, accentua sicuramente quelli che sono problemi di comunicazione e di rabbia repressa.

Nonostante ciò, quanto successo nella tendopoli di San Ferdinando a Rosarno è incredibile, oltre che inaccettabile: a seguito di una rissa tra immigrati sono dovute intervenire le forze dell’ordine e un carabiniere, ferito mentre cercava di mettere un freno a quanto stava accadendo ha dovuto sparare un colpo con la pistola, che ha portato alla morte dell’immigrato.

Secondo le ricostruzioni e le testimonianze raccolte fino ad ora, Sekine Traore, ventisettenne del Mali ha aggredito con un coltello un immigrato del Burkina Faso, ferendolo e successivamente ha tentato di rapinarne uno del Ghana. Gli altri ospiti hanno chiamato immediatamente le forze dell’ordine, mentre le due vittime riuscivano a fuggire; arrivati i carabinieri si sono ritrovati davanti una persona in forte stato di agitazione, che li ha minacciati brandendo il coltello. Nella colluttazione che ne è seguita uno dei militari ha riportato una ferita all’occhio e al braccio, mentre un secondo si è visto fratturare la mandibola; non riuscendo a contenere Traore, quando quest’ultimo si è lanciato per l’ennesima volta contro uno dei militari, uno dei carabinieri feriti si è trovato a estrarre la pistola d’ordinanza e sparare.

Così come dichiarato dal sindaco di Rosarno, pur non esprimendosi sulla dinamica di quanto accaduto, molto probabilmente questo incidente si sarebbe sicuramente potuto evitare, facendo un appello al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e al Ministro dell’Interno Angelino Alfano.