Misteri

Scie chimiche dietro alle tragedie in Emilia e Sardegna? A Modena prima mobilitazione nazionale

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Si terrà a Modena il 21 Dicembre la giornata di “mobilitazione nazionale contro le scie chimiche“. Il popolo delle cosiddette “nuvole inquinanti” si ritroverà nella cittadina emiliana per discutere e chiedere chiarimenti sulle strisce bianche che solcano i nostri cieli.

E che, soprattutto, sarebbero concausa dei devastanti fenomeni climatici recenti, ultimo in ordine di tempo l’alluvione che si è abbattuto la scorsa settimana nel nord della Sardegna. Per questo motivo Fernando Rossi, ex Senatore e ora nella lista di Giulietto Chiesa “Bene comune“, ha invitato su Facebook gli amici sardi a dire se:

“Nei giorni precedenti il cielo era stato coperto dalle scie chimiche“.

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Poi, sempre sul social network, Rossi si è scagliato contro la Nato, le basi americane e persino Israele rei a suo dire di nascondere la verità sulle “inseminazioni” effettuate dai velivoli non solo sopra la Sardegna ma anche nei cieli del resto d’Italia. Nel corso di queste presunte inseminazioni, gli aerei avrebbero liberato nell’atmosfera enormi quantità di metalli pesanti, stimati in centinaia di tonnellate, insieme a sostanze tossiche e prodotti di natura chimica non specificati. L’ipotesi di complotto non si ferma alle scie chimiche, ma comprende anche i “filamenti appiccicosi” che fluttuano nell’aria e sono stati immortalati in numerosi scatti e postati poi sui social network. I complottisti li considerano degli “aerosol clandestini” e non accettano la definizione, almeno così è riportato sul volantino di protesta, che ne danno i media, che parlano di “migrazioni di ragni volanti”.

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Gli organizzatori della mobilitazione denunciano le irrorazioni chimiche che si verificano in Italia in modo sempre più frequente da qualche anno a questa parte, effettuate da “aerei cisterna privi di riconoscimento” che scaricano nell’aria “metalli pesanti, alluminio, bario e polimeri sintetici“. Una vera e propria guerra ambientale guidata da un sistema americano di “modificazione climatica”, denominato HAARP, “High Frequency Active Auroral Research Program”, a cui sarebbero ascrivibili gli ultimi catastrofici fenomeni ambientali, dal tifone che ha messo in ginocchio le Filippine ai frequenti uragani che colpiscono gli Stati Uniti, per passare dalla serie infinita di sismi che hanno flagellato l’Emilia sino all’enorme quantità d’acqua piovuta in poche ore sulla Sardegna qualche giorno fa. Secondo i complottisti non si tratterebbe di eventi “naturali”, seppur violenti, o delle conseguenze dell’effetto serra ma di un piano criminale di sterminio. Teoria che cozza con quanto sostengono ormai da anni i climatologi e che vede tra i complici anche i media e i politici internazionali, che vengono lautamente pagati per mantenere nell’ombra il progetto criminale.
Diverse associazioni, per la difesa del pianeta e la “resistenza umana“, hanno così deciso di organizzare una giornata di mobilitazione, dalle 9 alle 17:30 del 21 Dicembre, con un flash mob e un corteo che si snoderà lungo il centro storico di Modena e anticiperà il comizio.

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Ed è la prima volta che la protesta contro le nuvole inquinanti esce dalla rete, dopo una prima petizione lanciata a Torino,  e si ritrova in piazza; sarà un momento di unione per tutti i complottisti e anche una risposta a coloro che sono convinti che la faccenda delle scie chimiche sia solo una leggenda metropolitana e che le strisce bianche che appaiono nei cieli non siano altro che i gas di scarico condensati degli aerei. Dove la verità?

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