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Scioperano i lavoratori Amazon

Quest’oggi la maggior parte dei pacchi acquistati su Amazon non verrà consegnata

È in atto la fondamentale serrata in Italia, che non ha precedenti al mondo, per tutta la catena di Amazon e che riguarda 9.500 addetti allo stoccaggio e 15.000 driver

“Scioperiamo contro l’algoritmo di Amazon, che ci fa lavorare senza interruzione e dignità”, ci dice Emanuele Barosselli, responsabile Lombardia Filt CGIL, incaricato alla contrattazione con Amazon
Il presidio è stato organizzato in mattinata davanti ai cancelli della sede, da parte dei lavoratori della multinazionale chiamati all’astensione dal lavoro in Italia dai sindacati FILT CGIL, FIT CISL e UIL Trasporti
Del resto le condizioni di impiego cui il gigante di Jeff Bezos sottopone i suoi lavoratori questo momento sono sistematicamente motivo di disapprovazione nella totalità del Pianeta, ma il nocciolo ora sta nel fatto che alla sciopero parteciperanno tutti, da chi prepara e smista i pacchi a chi è incaricato di consegnarli

Da gennaio sono iniziate le trattative con AssoEspressi, l’organizzazione che raggruppa tutte le aziende che gestiscono in concessione “il momento finale”, ossia il recapito dei pacchi: sono più di 100 in tutta Italia con l’intenzione di giungere a 150 in questi 12 mesi

Lo scarso rispetto del punto 42 del contratto dei lavoratori

“Se vi sono appalti esterni ad altre aziende il personale deve convergere in modo automatizzato, subentrando. Invece non c’è nessuna certezza in tal verso – spiega la sindacalista – neppure che sia mantenuta la responsabilità in solido se l’impresa chiude all’improvviso, fatto in precedenza accaduto”

La Cisl è loro accanto nello scontro: le persone non sono merci, elasticità e tutele vanno contrattate; ottime relazioni industriali convengono a tutti
“Nessuna negoziazione né discussione con le organizzazioni di rappresentanza sui ritmi imposti” è l’accusa, arrivata per l’appunto nei giorni scorsi, con la domanda di sostegno a cittadini e clienti Amazon

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