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22enne di Barletta fugge dall’Egitto insieme al figlio. Era sequestrata da 7 mesi in casa dei suoceri

La storia della ragazza pugliese che è riuscita a fuggire da quello che si può definire un “inferno”, la casa dei suoceri, in Egitto, a circa 100 chilometri dalla capitale Il Cairo, era iniziata 5 anni fa quando conobbe un ragazzo egiziano nel corso di una vacanza nella località turistica di Sharm El Sheik.

I due, dopo essersi rivisti varie volte, si erano successivamente sposati in Italia, con l’uomo che aveva anche trovato lavoro, ed hanno un bambino di 2 anni. Un anno fa il nuovo trasferimento in Egitto; poi l’uomo ha fatto ritorno in Italia, a Milano, lasciando moglie e figlio con la sua famiglia. I suoceri per 7 mesi hanno tenuto la 22enne segregata, con pochissimo cibo sia per lei che per il bambino, facendo mancare anche generi di prima necessità come i pannolini.

Circa un mese fa la ragazza è finalmente riuscita a contattare una sua amica in Italia e tramite questa le autorità del nostro Paese. Nella scorsa settimana è fuggita nel corso della notte, grazie alla complicità di alcuni amici egiziani, raggiungendo l’aeroporto della capitale egiziana dove ad attenderla c’era un avvocato di Barletta che si trovava in Egitto con una delegazione della Camera di Commercio.  Insieme sono riusciti a salire su un aereo per far ritorno in Italia.

La 22enne ha potuto così raccontare quanto era accaduto non solo negli ultimi 7 mesi, ma anche in quelli precedenti, elencando maltrattamenti, minacce di morte rivolte sia a lei che al figlio, e soprusi di ogni genere. In Egitto la donna non aveva avuto il coraggio di denunciare l’accaduto, cosa che invece ha fatto di fronte ai carabinieri di Barletta, dopo aver trovato un rifugio sicuro a casa della sua famiglia