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Al Baghdadi è morto: il numero 1 dell’Isis si è fatto esplodere durante un blitz americano

Al Baghdadi è morto. Ad annunciare la fine del numero 1 dell’Isis è Donald Trump, intervenuto dalla Casa Bianca insieme al vice presidente Mike Pence. Il presidente degli Stati Uniti ha raccontato di aver visto personalmente in diretta il blitz condotto dalle truppe americane in Siria contro il leader dello Stato islamico all’interno della Situation Room. Al termine del suo discorso, Trump ha sottolineato come ora il mondo sia più sicuro dopo la morte di Al Baghdadi.

Il raid americano contro Al Baghdadi

L’operazione americana contro Al Baghdadi è stata resa possibile grazie al lavoro coordinato tra Usa, Russia, Siria, curdi siriani, Turchia e Iraq. Secondo la ricostruzione fornita da Donald Trump ai giornalisti presenti nella Diplomatic Reception Room della Casa Bianca, Al Baghdadi dopo essere stato sorpreso dall’arrivo delle truppe americane è fuggito in un vicolo cieco, per poi farsi esplodere con il giubbotto esplosivo che indossava. Nell’esplosione sono morti tre dei figli del leader dell’Isis, oltre a due mogli che si trovavano al suo fianco al momento del raid. Si ritiene che Al Baghdadi fosse giunto nel compound dove è stato trovato dalle truppe statunitensi soltanto 48 ore prima. Prima di farsi esplodere, Al Baghdadi avrebbe urlato e pianto, secondo il racconto di Donald Trump ai giornalisti.

‘Uomo malato e depravato, morto come un codardo’: il ritratto di Al Baghdadi dalle parole di Donald Trump

Trump ha affermato che Al Baghdadi fosse un uomo malato e depravato, dipingendo la sua fuga e l’autoesplosione come la morte di un codardo. Inoltre, il presidente degli USA ha sottolineato che nel corso dell’operazione condotta dall’esercito americano ci siano state numerose vittime, ma nessuna tra le truppe statunitensi.