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Allarme Grecia: la crisi mette in pericolo le Borse

Banche e Borsa di Atene chiuse, anche considerando il numero enorme di prelevamenti negli ultimi giorni da parte dei cittadini: 700 milioni di euro sono stati prelevati dalle banche solo il giorno 27 giugno, segno evidente di un pericolo default ormai imminente. L’esecutivo di Syriza ha così deciso di provvedere a delle misure di emergenza anche se la situazione finanziaria del paese ellenico resta delicatissima. Il Ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, ha preso un provvedimento epocale e che durerà fino al giorno 7 luglio. Non una data casuale quella scelta poiché due giorni prima ci sarà il referendum che Tsipras ha indetto per dare voce anche al popolo greco che attende una soluzione alla crisi che da anni attanaglia il paese. Potrebbe dunque essere iniziata una delle settimane più nere per l’euro, come dimostrano le aperture delle Borse asiatiche che fanno registrare l’euro in calo di oltre 1.5%.

Ora la pressione del Fondo Monetario Europeo nei confronti della Grecia inizia a farsi pesante. Questo ha portato al crollo della situazione del paese negli ultimi dieci giorni, non avendo approvato il piano di riforme che aveva provato ad attuare Tsipras. La Troika ha così proposto un piano per soddisfare i creditori della Grecia, ma il primo ministro greco non ci sta. Così ha indetto un referendum col quale chiede l’appoggio del popolo contro quello che ha definito il ricatto della Troika, avendo proposto un piano che a sua detta è solo frutto dell’imposizione di poteri forti delle istituzioni finanziarie europee. Stando alle parole di Tsipras, il nuovo patto proposto alla Grecia per poter sanare una soluzione che appare in un precipizio senza fine, sarebbe un peso enorme per l’intero popolo, già reduce da anni durissimi dal punto di vista economico. Proprio per questo lo stesso Tsipras ha invitato il popolo a scegliere per il no nel referendum ed essere uniti come popolo pronto a rialzarsi. La paura aumenta e soprattutto il pericolo che la Grecia possa uscire dall’Unione Europea crea non pochi motivi di ansia ai capi di governo. Anche ad Obama che teme che gli interessi della Grecia possano avvicinarsi a quelli della Russia.

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