Mondo

Catalogna, la percentuale dei “Sì” è stata del 90%: intanto il discorso di re Felipe esacerba gli animi

I RISULTATI E LE PROSSIME MOSSE – Non solamente in Spagna ma in tutta Europa continua a dominare le prime pagine il tema del referendum per l’indipendenza della Catalogna, andato in scena tra scontri di piazza, sabotaggi e una repressione che ha finito per mettere in grave imbarazzo l’esecutivo del governo spagnolo guidato da Mariano Rajoy.

Pur tra mille difficoltà e alcuni seggi chiusi, oggi si è appreso che ha comunque votato quasi la metà degli aventi diritto e, come era prevedibile, il “Sì” è stato largamente maggioritario con quasi il 90% delle preferenze. Adesso però si attende che Carles Puigdemont, presidente della Generalitat de Catalunya, chiarisca meglio la strategia del post-voto: andare allo scontro diretto con Madrid e proclamare l’indipendenza o monetizzare al massimo questa vittoria morale e chiedere nuove concessioni al governo centrale.

“Oggi non dichiaro l’indipendenza ma chiedo una mediazione.

I TONI DURI DEL RE E LE REAZIONI CATALANE – Tuttavia, nonostante la strada del dialogo convenga a entrambe le parti in causa, a gettare nuova benzina sul fuoco (nonostante l’intento pareva essere essere di segno contrario) sono state le parole del re Felipe VI che, in un discorso televisivo andato in onda ieri sera e rivolto all’intera nazione e a tutti i cittadini catalani, ha rincarato la dose.

Il sovrano, non potendo criticare il pugno duro usato da Mariano Rajoy nella repressione delle proteste (cosa che avrebbe segnato la caduta dell’esecutivo) ha però calcato la mano nella direzione opposta, parlando di “slealtà inaccettabile della Catalogna” e di “messa a margine del diritto e della democrazia”.

A stretto giro di posta è però arrivata da Barcellona la risposta di alcune figure dell’indipendentismo, tra cui quella di Ada Colau che ha bollato come “irresponsabile e indegno di un capo di stato” il discorso di Felipe, criticandolo anche per non aver fatto nessun accenno alle violenze della polizia e alle centinaia di feriti, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo e costituiscono una grave onta per l’esecutivo spagnolo.

1 Comment

Comments are closed.