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Citroen Cactus M nata per stupire ( e surfare)

La Citroen ha deciso di stupire il mercato automobilistico con la creazione di un nuovo modello: la Citroen Cactus M.

Dalla base della Citroen Cactus ( fondamentalmente è stata scoperchiata e privata della parte superiore delle fiancate) si è dato vita a questo nuovo modello che non passa di certo inosservato, per via della sua incredibile originalità ( sulla funzionalità, lasciateci mantenere qualche perplessità in più). Ad esempio per salire dietro occorre scavalcare la fiancata, di sicuro una soluzione poco comoda, ma che risulta comunque affascinante.
I sedili assumono un design piuttosto curioso, infatti hanno la forma simili a tute da surf e, proprio per un auto che non fa nulla per nascondere la sua vocazione sportiva e giovanile, segue poi la particolarità dei materiali utilizzati, che li vede ricoperti da neoprene, per essere lavati con acqua a spruzzo, come l’intero abitacolo, abitacolo in cui trovano alloggiamento, sul fondo della vettura, appositi fori per l’eliminazione dell’acqua.
Sorprendono anche le  porte, in pieno stile Mehari, con un profilo superiore che risulta di una quindicina di centimetri più basso rispetto alla linea della cintura, e non meno la capote, costituita da una copertura gonfiabile che, oltre a colpire visivamente, può rivelarsi una sorta di tenda, trasformando una semplice vettura in un mezzo da campeggio, ampliandone ulteriormente l’estrema versatilità nel tempo libero (ancor più se si pensa che i sedili possono essere gestiti in modo da ricavare 2 cuccette).
Rispetto al passato si è cercato di ereditare il parabrezza con una forma molto verticale e la scocca molto rialzata (che tuttavia nel traffico cittadino risulta essere piuttosto scomoda). Anche il colore scelto è molto curioso, con un blu Jaws piuttosto azzardato, che è un tutt’uno tra l’abitacolo e la carrozzeria.

I consumi, inoltre, rappresentano la parte migliore di questa vettura, infatti con 4,8 litri si possono fare ben cento chilometri, di questi tempi di sicuro è un fattore che si va a guardare nella scelta di una vettura. Tutto merito da un motorizzazione che parla di  1200 cmc  3 cilindri PureTech da 110 Cv, che viaggia in simbiosi con un cambio automatico a 6 marce. Mezzo, poi, che s dimostra docile anche sui fondi più difficili grazie ad una trazione interiore , ma integrata alla trasmissione del sistema Grip Control che permtte la gestione elettronica della coppia motrice.
Pneumatici  molto grandi, infatti sono delle Bridgestone da 19 pollici, che, oltre che a conferire un senso di robustezza non comune, garantiscono un’ottima aderenza sull’asfalto. La vettura risulta essere piuttosto lunga, infatti misura 4,16 metri e può essere difficoltosa metterla in un box garage, mentre la larghezza è limitata, con solo 1,72 metri.

Molti appassionati hanno accolto con il sorriso l’arrivo di questa vettura: non sono pochi coloro, infatti, che plaudano ad un modello che si caratterizza per la particolarità di forme e dotazioni. Non manca, naturalmente, anche chi la trova eccessiva, ritenendo che la casa transalpina abbia azzardato troppo, commercializzando un innovativo concept che avrebbe dovuto rimanere tale e  che non potrà che rivelarsi un autentico flop. Tuttavia solo i dati di vendita potranno dire realmente chi ha ragione.

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