Scienze e Tech

Diagnosi precoce di Alzheimer grazie ad un test al computer

Come in gran parte delle malattie, scoprire prima della comparsa dei sintomi la loro latente presenza o un’eventuale predisposizione può essere davvero molto utile. In tal modo, infatti, oltre ad agire in anticipo, si potrebbero scoprire nuove caratteristiche della malattia oltre ad un’eventuale cura preventiva. È ciò che sta accadendo anche nel campo della ricerca e dello studio delle malattie che causano demenza. Alcuni studiosi americani avrebbero infatti testato una procedura in grado di rilevare la presenza del morbo di Alzheimer prima della comparsa dei tipici sintomi.

Il team di ricercatori, composto dalla dottoressa Lauren Sergio e da altri suoi colleghi della York University, hanno coinvolto alcuni soggetti in un test di tipo cognitivo visivo al computer. Il gruppo di soggetti era caratterizzato da persone non collegate alla malattia, da altri che invece presentavano in famiglia alcuni casi di Alzheimer e infine soggetti che invece avevano già una leggera compromissione cognitiva (MCI).

Il test consisteva in alcune prove su computer a doppio schermo di quattro differenti sezioni a difficoltà crescente di carattere visivo-spaziali e cognitivo-motori. Tra i compiti previsti, uno dei più importanti era quello dello spostamento del mouse nella direzione opposta a quella di un bersaglio sullo schermo, azione che pertanto prevedeva una certa coordinazione tra il pensiero e il movimento di tipo continuo.

Come indicato anche nel Journal of Alzheimer, l’obiettivo dei ricercatori era quello di provare un’eventuale difficoltà nelle attività cognitive in soggetti che non mostrano i sintomi della demenza. I risultati del test hanno quindi provato che i soggetti con casi di demenza in famiglia e quelli con MCI avevano più difficoltà nello svolgere alcuni compiti del test rispetto ai soggetti estranei alla malattia.

Ciò indicherebbe, quindi, una correlazione con la malattia. Attraverso un controllo preventivo in soggetti a rischio Alzheimer si potrebbe prevedere la malattia già dall’individuazione di alcune difficoltà cognitivo-motorie prima della vera comparsa dei sintomi della malattia.

2 Comments

Leave a Response