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In Iraq condannate 4 guardie della Blackwater autori di una strage a Baghdad

La vicenda di una pesante strage, avvenuta a Baghdad nel 2007, ha avuto una prima decisione da parte di un tribunale americano con la condanna di 4 persone che facevano parte della Blackwater, una agenzia americana che si occupa della sicurezza di vari personaggi in tutto il mondo e che nel corso degli anni è stata impegnata anche in Iraq.

La strage, che causò la morte di 14 persone di nazionalità irachena, ed anche 17 feriti, avvenne in Iraq il 16 settembre mentre i quattro condannati stavano scortando un diplomatico americano. L’episodio avvenne in Piazza Nisur, quando i quattro, pensando di essere sotto attacco aprirono il fuoco con le loro armi causando la carneficina. Un episodio che all’epoca suscitò molto scalpore e un grande risentimento contro gli americani da parte della popolazione irachena.

Il processo contro Dustin Heard, Evan Liberty e Paul Slough, i tre condannati alla pena di 30 anni di detenzione e contro Nicholas Slatter, condannato all’ergastolo, era iniziato nello scorso mese di giugno, ed i quattro imputati avena dichiarato la loro non colpevolezza. La differente pena nei confronti di Slatter è dovuta al fatto che fu il primo ad aprire il fuoco contro le persone che si trovavano sulla piazza.

La difesa ha puntato sul fatto che prima dell’inizio della sparatoria, c’era stata una detonazione nei pressi del luogo dove si trovavano, e quindi gli uomini della Blackwater ritennero di essere sotto attacco, rispondendo con l’uso sia di armi automatiche che di lanciagranate.

Il giudice che ha emesso la sentenza nei confronti dei quattro, Royce Lamberth ha riconosciuto che gli imputati possono essere stati vittime del panico in quei momenti, ma ha deciso per la condanna, infliggendo il minimo previsto per il caso in oggetto, ignorando sia le richieste dell’accusa, che chiedeva una punizione ancora più severa, che le richieste di clemenza nei loro confronti, che erano state avanzate dai difensori. La vicenda processuale non termina comunque a questo stadio, perché la difesa dei quattro ha annunciato, che in base agli elementi in suo possesso, farà ricorso in appello contro la sentenza, e si andrà quindi ad un altro processo.

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