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Legge di stabilità: a Radio anch’io Padoan difende la manovra, ma non mancano le critiche

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la “Legge di stabilità“, ed il ministro Padoan la difende nel corso di una intervista radiofonica al programma “Radio anch’io”.

Le maggiori preoccupazioni da parte di tutti, e principalmente da parte dei gruppi di opposizione, sono quelle relative alla copertura economica della manovra, che potrebbe essere anche oggetto di rilievi da parte della Comunità Europea. Il ministro dell’Economia, conferma che le coperture della manovra ci sono, anche se deve ammettere che alcuni tagli alle Regioni potrebbero portare ad aumenti di tasse da parte di queste ultime, decise in modo autonomo, per far pronte al minor stanziamento garantito dallo Stato. Padoan, sostiene che il Governo sarà comunque in “pressing” sulle Regioni affinchè invece di ricorrere ad un aumento delle tasse, privilegino delle misure che garantiscono maggiore efficienza e minori spese. Il ministro dell’Economia ha sottolineato come, in un momento di recessione come quello che sta vivendo attualmente il nostro Paese, fosse assolutamente indispensabile “voltare pagina“.

Parlando delle “preoccupazioni” sulle coperture, Padoan le definisce prive di fondamento, dato che sono garantite dalla spending review, ed anche da progressi nella lotta all’evasione, uno dei punti fondamentali dell’azione di Governo. In questo rientrano i tagli effettuati ai vari Ministeri ed agli enti locali, Comuni, Regioni e Provincie.
Dalle parole usate da Padoan si evince che i risparmi delle Regioni, 4 miliardi, e quelli di Province e Comuni, 1 e 1,2 miliardi, saranno il frutto di una attenta selezione su tutti i capitoli di spesa e non colpiranno in modo lineare. A questi si assommano anche i 6,1 miliardi di risparmi che saranno effettuati dallo Stato. Padoan si è detto anche convinto che dal punto di vista degli enti locali esistano i margini per effettuare questi risparmi, producendo una maggiore efficienza, dando i giusti input e stimoli a tutti quanti operano in queste Amministrazioni. Una risposta indiretta è arrivata dalle dichiarazioni del presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, che in una intervista al quotidiano La Stampa, dice chiaramente che i margini dichiarati dal Governo “Non ci sono“.

Padoan ha parlato anche “dell’impianto generale” della manovra, rivendicando come la legge approvata nel Cdm punti a cambiare registro con l’introduzione di “misure permanenti” come ad esempio la conferma degli 80 euro di bonus a favore dei lavoratori. La legge di stabilità, secondo il ministro dell’Economia, servirà alla creazione di nuovi posti di lavoro, grazie alle risorse destinate sia alle “partite IVA”, che ai redditi più bassi. Anche i possibili “rilievi” alla manovra da parte della Comunità Europea, non preoccupano Padoan, il quale dice che l’interpretazione data dal Governo al patto di stabilità è stata data tenendo conto anche del quadro macroeconomico e del piano di riforme, due circostanze eccezionali, delle quali è necessario tenere conto.
In dettaglio, relativamente ai conti pubblici, secondo Padoan, nel 2015 il PIL dovrebbe avere una crescita dello 0,6 % e non si nasconde la possibilità che lo sviluppo concreto del piano di riforma, possa dare anche dei miglioramenti inattesi, dal punto di vista della crescita. Le cifre della copertura sono suddivise nei capitoli principali della spending review , che dovrebbe garantire 15 miliardi di dollari, del recupero dell’evasione, a quota 3,8 miliardi di euro, la Banda Larga, che garantirà 0,6 miliardi. 1 miliardo è il maggior gettito dovuto al riordino delle norme sulle Slot Machine, e 3,6 miliardi dalle Rendite Finanziarie, con la stabilizzazione dell’aumento dal 20% al 26%, che era stato deciso in via provvisoria.

Una critica, sempre su “Radio anch’io”, arriva dal leader della CISL, Annamaria Furlan, la quale rimarca come nel totale della manovra, che ammonta a 36 miliardi di euro, non sia stato inserito niente a riguardo del rinnovo del contratto per i dipendenti pubblici, in attesa ormai da anni.

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