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Martina Levato chiede di andare da Don Mazzi: i legali della donna ne chiederanno il trasferimento assieme al neonato

LA RICHIESTA DI MARTINA LEVATO – Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda della coppia che è stata condannata a 14 anni di reclusione per aver sfregiato con l’acido tre uomini nel corso del 2014. Martina Levato e Alessandro Boettcher sono tuttavia tornati prepotentemente sulle prime pagine dei giornali dopo che la 24enne, nei giorni scorsi, ha dato alla luce il piccolo Achille.

La notizia della maternità aveva scatenato un acceso dibattito, dividendo l’opinione pubblica tra coloro che volevano che alla giovane donna fosse tolto l’affidamento del figlio e coloro i quali ritenevano che avesse il diritto di stare col bambino nonostante la condanna e diversi profili psicologici che la descrivono come una personalità ‘potenzialmente pericolosa’. Tuttavia, la Levato ha chiesto espressamente di poter accudire lei stessa il piccolo Achille e di essere trasferita nella comunità ‘Exodus’ di Don Antonio Mazzi oppure all’Icam (Istituto a Custodia Attenuata per Mamme detenute).

DON MAZZI APRE AL TRASFERIMENTO – Secondo alcune fonti, presto i legali della Levato formalizzeranno una richiesta ufficiale di trasferimento mentre, dal canto suo, lo stesso Don Mazzi ha spiegato alla stampa di essere favorevole alla possibilità di accogliere la neo-mamma:

‘Da parte nostra c’è la massima disponibilità. D’altronde eravamo già pronti ancora prima che Martina partorisse’,

ha commentato l’85enne presbitero. Nell’istanza che verrà presentata, la difesa lascerà tuttavia che siano i giudici a decidere il trasferimento, scegliendo tra la comunità e l’Icam: spetterà successivamente al Pm incaricato, Marcello Musso, e al Tribunale Minorile formulare un parere che sarà vincolante.

Nell’attesa, è stato deciso che la Levato e il suo bimbo, anche per non essere sottoposti a ulteriori pressioni mediatiche, rimarranno ancora presso la clinica ‘Mangiagalli’ fino a quando la donna e il piccolo Achille verranno dichiarati finalmente ‘dismissibili’.

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