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Messico: attivista anti narcos, torturata e sul suo profilo pubblicata la foto del cadavere

E’ stata prima torturata e poi assassinata dagli stessi criminali violenti contro i quali da anni si batteva attivamente. Maria del Rosario, attivista messicana, da anni dedicava la sua vita e il suo impegno alla lotta contro le violente bande criminali legate al traffico di droga ed altre attività illecite del suo suo paese, lo stato messicano di Tamaulipas.

Maria del Rosario utilizzava il popolare social network Twitter, per denunciare pubblicamente tutte le attività criminali che avvenivano nella sua zona ed è proprio su Twitter, e con il suo profilo personale, che sono state pubblicate dai suoi assassini le immagini agghiaccianti della sua morte. Qualche giorno fa sul profilo dell’attivista era apparso uno strano e inquietante messaggio in cui invitava le persone che la seguivano a chiudere i propri account per non mettere a rischio la vita delle famiglie come aveva fatto lei. Dopodiché aveva rivelato il suo vero nome Maria del Rosario Fuentes Rubio, dicendo che la sua vita sarebbe finita quel giorno.
In realtà il messaggio non è stato pubblicato dalla donna, ma dai suoi assassini o da chi era presente al momento dell’omicidio, che hanno violato il suo account Twitter dal suo telefonino. Subito dopo sono apparse le macabre immagini della sua morte, che mostrano il suo corpo ormai senza vita, trucidato e coperto di sangue.

Maria del Rosario, come raccontano i suoi parenti nella denuncia di scomparsa, era stata sequestrata il 15 Ottobre da un gruppo di uomini armati mentre si recava a Reynosa sul luogo di lavoro e sarebbe stata uccisa nel giro di 24 ore.
La dottoressa attivista messicana, in passato aveva collaborato con il gruppo “Coraggio per Tamaulipas“, che sul social network Facebook ogni giorno denuncia le violenze e le attività criminali ed illecite che quotidianamente avvengono nella zona di Tamaulipas. L’amministratore del gruppo, che lavora in anonimato per proteggere se stesso e la famiglia, ha voluto ricordare Maria del Rosario come un’eroina che si è battuta per il suo Paese, sottolineando che la sua morte non è stata inutile e che il suo lavoro verrà portato avanti in onore della sua memoria.
Maria del Rosario aveva lasciato il gruppo Coraggio per Tamaulipas nel 2013 e si era dedicata a Twitter, scrivendo però sotto falso nome. I suoi follower la conoscevano con il nome di Felina e il suo account violato dagli assassini, che per il momento resta sospeso, era @Miut3.

Su Facebook e su Twitter in queste ore si moltiplicano a dismisura i messaggi di cordoglio per l’attivista messicana e per la sua famiglia e sono migliaia le persone che adesso chiedono giustizia affinché la morte di questa eroina non sia stata vana.
Intanto la polizia dello stato di Tamaulipas continua ad indagare per far luce sull’accaduto, cercando di comprendere  se l’omicidio della dottoressa è legato alla sua attività di denuncia o possa essere riconducibile ad altre cause, quesito di per sè, probabilmente, abbastanza intuibile.

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