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Militari feriti in Iraq, ISIS rivendica l’attentato

La macchina della propaganda dello Stato Islamico ha diramato un comunicato con il quale rivendica l’attentato ai militari delle Forze Speciali italiane rimasti feriti in un attentato lo scorso 10 novembre nei pressi della città irachena di Kirkuk.
Nel comunicato i terroristi affermano: “Con l’aiuto di Dio, soldati del Califfato hanno colpito un veicolo 4X4 con a bordo esponenti della coalizione internazionale crociata ed esponenti dell’antiterrorismo Peshmerga nella zona di Kifri, con un ordigno, causando la sua distruzione e ferendo quattro crociati e quattro apostati”.

Restano stabili le condizioni dei militari feriti che sono ricoverati presso l’ospedale militare americano di Baghdad dove i medici, che hanno dichiarato che non si trovano in pericolo di vita, stanno valutando la situazione degli arti inferiori per evitare ulteriori amputazioni, due militari, infatti, hanno subito uno l’amputazione della gamba all’altezza del ginocchio e uno l’amputazione del piede. Una volta stabilizzati e valutata la loro trasportabilità i nostri militari saranno poi trasferiti in Italia, presso il Policlinico Militare del Celio dove proseguiranno il percorso di cura e avvieranno, in seguito il percorso per la riabilitazione.

La lotta contro il terrorismo globale resta, quindi, un impegno forte per la sicurezza mondiale come dichiarato al termine del Consiglio Supremo di Difesa presieduto dal Presidente Mattarella, nel corso del quale è stata ribadita l’importanza della presenza militare italiana in IRAQ a supporto, fin dall’inizio della sua costituzione, della Coalizione che contrasta lo Stato Islamico con militari di tutte le Forze Armate dislocate in IRAQ nelle basi di Baghdad ed Erbil.

Intanto la Procura della Repubblica di Roma, competente per i reati avvenuti nel corso di Operazioni dei nostri militari all’estero, ha avviato un’inchiesta per attentato con finalità terroristiche delegando il ROS dei Carabinieri per accertare l’accaduto.