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Nella notte bombardamento su un centro migranti in Libia: 40 morti

Un raid aereo, avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 luglio, ha colpito un centro di detenzione di migranti illegali in Libia a Tagiuria, situata vicino a Tripoli.
L’attuale governo di Tripoli, riconosciuto dall’ONU e dagli USA, in un comunicato rilasciato questa mattina, ha attribuito la responsabilità all’Esercito Nazionale Libico guidato dal generale Khalifa Haftar.
Almeno 40 sono i morti nel bombardamento e 80 i feriti. Tra le vittime sembra che ci fossero molte donne e bambini.
Il ministro italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Enzo Moavero ha commentato con rammarico l’ennesimo episodio tragico e simbolo della continuata guerra civile in Libia.
Le autorità internazionali hanno condannato con forza il recente sviluppo. L’appello fatto é quello di fermare le ostilità e preservare, per quanto possibile, le vite dei civili, già ampiamente compromesse dagli eventi.
In particolare il nodo della questione secondo Enzo Moavero è quello dei centri per migranti.
Secondo il Ministro andrebbero, infatti, messi sotto la tutela dell’ONU in modo da arginare il continuo pericolo di vite umane di migranti e di altri cittadini che si trovano in zone adiacenti ai centri di raccolta.